Santuario Madonna della Costa                                                   Cappellina dell'Apparizione


 


CAMMINIAMO INSIEME
Giornale della parrocchia dei S.S. Pietro e Giacomo Maggiore Apostoli,
nel Comune di Cavenago d'Adda

 Parrocchia S. Pietro Apostolo, Piazza della Chiesa, n. 4  26824 – Cavenago d’Adda (LO)
Parroco: don Roberto Arcari - cell. 335 6878197
e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 Calendario Liturgico

Settimana dal 5 al 12 novembre 2017

 

Domenica 5 novembre
XXXI del Tempo Ordinario

Ore 7:30          In chiesa parrocchiale a Cavenago: S. Messa

Int:                  Cabrini Vailati Antonietta; Corrù Giuseppe; Maietti GiovanBattista e def. fam.

Ore 9:15         in chiesa parrocchiale a Cavenago: incontro di preghiera con i ragazzi della catechesi. A seguire suddivisione in gruppi.

Ore 10:30       S. Messa a suffragio dei Caduti di tutte le guerre (f.c. dalla locale sezione della Associazione Combattenti, Reduci e Simpatizzanti).

Saranno presenti gli appartenenti alla classe 1952 che ricordano i loro coscritti defunti: Corrù Ester, Daghetti Sergio, Doldi Rosangela, Giupponi Angela, Montoldi Giacomina, Pinotti Annunciata, Roboli Agostino

Canta la corale S. Cecilia
Segue corteo fino al Monumento dei Caduti per la deposizione della corona d’alloro.

Ore 15:00        in chiesa parrocchiale a Cavenago: celebrazione del Vespro

Ore 15:30       in Oratorio: TOMBOLA per ragazzi e tutti coloro che lo desiderano

 

Lunedì 6 novembre

Ore 20:30        in chiesa parrocchiale a Cavenago: Santa Messa con Ufficio

Int:                  Per le suore defunte del nostro asilo

 

Martedì 7 novembre 
Memoria di S.  Vincenzo Grossi sacerdote, fondatore dell’ Istituto Suore Figlie dell’ Oratorio (1845 - 1917)

CAVIAGA

Ore 17:00        in chiesa parrocchiale: Ufficio per tutti i defunti della parrocchia di Caviaga 

Int:                 Per i parroci, coadiutori e le suore defunti della parrocchia. 
                        Invernizzi Maria Rosa; Bosatti Carlo, Teresa e Leopoldo

Ore 20:30        in chiesa parrocchiale a Cavenago: Santa Messa con Ufficio

Int:                 Per i benefattori defunti della parrocchia
                        Mosca Giuseppina (f.c. dalla classe 1940)

 

Mercoledì 8 novembre

Ore 20:30        in chiesa parrocchiale a Cavenago: Santa Messa con Ufficio

Int:                  Cattaneo Aldo, Rossi Angelo, Brambati Giovanna e figli; Sambusida Giuseppe; Cabrini Giuseppe e Tesoro Francesca, def.ti fam. Cabrini e Tesoro; Cabrini Pietro ed Angela, Franco, Andreina e Maria (leg.); def.ti coniugi Roboli e figli: Angela, Angelo, Piero, Emma e Pasqua; Donati Lorenzo; Zacchetti Giacomo, Rosa e Giuseppe

 

Giovedì 9 novembre  
Festa della Dedicazione della Basilica di S. Giovanni in Laterano in Roma

Conclusione dell’Ottavario di preghiere per i defunti

Ore 20:30        in chiesa parrocchiale a Cavenago: Santa Messa con Ufficio

Int:                  Mezza Emilio, Giacomina ed Enrico

 

Venerdì 10 novembre    
Memoria di S. Leone Magno, Papa e dottore della Chiesa (sec. V°)  

Ore 08:30          in chiesa parrocchiale a Cavenago: S. Messa

Int:                  Malusardi Piera e Strepponi Renato; Invernizzi Colomba e def.ti fam.; Donati Gianni e Gina

 

Sabato 11 novembre 
Memoria di S. Martino, Vescovo (sec. IV°)

Ore 9:00          S. Messa al Santuario

Int:                  Bonazzi Adelchi e Corrù Margherita; Grossi Paolo e Corrù Maria; Geroni Giuseppina,
                        Teresa ed Emilio; Giovanetti Luisa e def.ti fam. De Stefani

CAVIAGA

Ore 16:30        Confessioni

Ore 17:00        in chiesa parrocchiale: S. Messa prefestiva

Int:                  Barbati Silvio; Bicocchi Antonia; Def.ti fam. Mercoli, Soncini, Campus e Stella; Soffientini Giuseppe e
Giuseppina; Cavenaghi Angelo e Giuditta; Capra Agostino e Giovanna

Ore 20:00        in chiesa parrocchiale a Cavenago: S. Confessioni

Ore 20:30        in chiesa parrocchiale a Cavenago: S. Messa prefestiva

Int:                  Cabrini Roberto e Marina, Zacchetti Guido (1° anniv. – f.c. dai colleghi di Luisella);        Bossi Violante, Ernesta, Erminia e def.ti fam.; Ferrari Giuseppina e Leggeri Francesco; Pancotti Francesco; Maggi Giuseppe e Cabrini Margherita.

 

Domenica 12 novembre  
XXXII del Tempo Ordinario

Ore 7:30          In chiesa parrocchiale a Cavenago: S. Messa

Int:                  Gandini Pino e Maria; def.ti fam. Gandini e Antonioni

Ore 9:15         in chiesa parrocchiale a Cavenago: incontro di preghiera con i ragazzi della catechesi. A seguire suddivisione in gruppi.

Ore 10:30       S. Messa pro –populo

Ore 15:30        in chiesa parrocchiale a Cavenago: celebrazione del Vespro e S. Benedizione Eucaristica

Ore 18:30       in sala S. Luigi a Cavenago: primo incontro di catechesi per gli adolescenti di 1° e 2° .  A seguire cena in oratorio.

 


SAN VINCENZO GROSSI

Il fondatore dell’Istituto delle Figlie dell’Oratorio, Vincenzo Grossi, nasce a Pizzighettone (CR) il 9 marzo 1845 da Baldassarre e Maddalena Capellini, penultimo di dieci figli.

Il padre è mugnaio e tutta la famiglia è impegnata in questo lavoro. Il clima familiare favorisce in Vincenzo una armonica crescita umana, basata sui valori della laboriosità, dell’onestà, della fortezza, e una buona vita cristiana, grazie all’esempio dei genitori e all’inserimento nella comunità parrocchiale. A proposito di questo periodo usava dire “la scuola più bella è quella della mamma”.

A undici anni, dopo avere ricevuto per la prima volta Gesù Eucaristia, Vincenzo incomincia a sentire l’attrattiva verso la vita sacerdotale e il dono totale al Signore. Si confida con la mamma, desidera entrare in seminario, come già il fratello Giuseppe, ma le realistiche motivazioni del padre impongono una attesa: è urgente il contributo di Vincenzo, ragazzo forte e di buona volontà,  nel lavoro al mulino.

Vincenzo non si scoraggia e nel corso degli anni il suo ideale si rafforza. Unisce la doppia fatica del lavoro e dello studio. Attende “l’ora di Dio”, secondo una espressione che gli diverrà abituale. Nel frattempo si fa un programma di vita ed è fedele nell’osservarlo. La pazienza e la perseveranza creano il terreno adatto per la sua entrata in Seminario, che avviene nel 1874, a diciannove anni. Vincenzo si applica con profitto agli studi e ottiene buoni risultati: è gioviale, vivace e disciplinato. Si dedica all’apostolato fra i più giovani, manifestando un positivo ascendente nei loro confronti.

L’itinerario formativo di Vincenzo non è però privo di ostacoli ma non si scoraggia e fermo nel suo proposito, viene ordinato nella Cattedrale di Cremona il 22 maggio 1879. Fin dall’inizio, opta per una sincera ed indiscussa fedeltà al Papa e al suo Magistero, scegliendo l’amicizia e la fraternità di preti noti per la solidità di vita e per l’ortodossia. Dopo le prime esperienze pastorali, viene quindi nominato parroco di Regona, frazione di Pizzighettone, dove rimane per dieci anni.

La posizione marginale, l’ambiente semplice e rurale, la povertà diffusa, l’indifferenza religiosa non scoraggiano il giovane sacerdote, il quale trova nella preghiera la forza per vivere l’intimità con Gesù che si traduce nella  sollecitudine verso il suo popolo.

Don Vincenzo dà ai propri parrocchiani il solido nutrimento dell’Eucaristia e della Parola di Dio. Prega, studia, prende l’iniziativa di aprire la propria casa ai ragazzi per il catechismo, per dare un po’ di istruzione, perché possano giocare in un luogo sicuro e anche trovare un po’ di cibo che possa compensare la povertà della mensa familiare. La sua preoccupazione e il suo conforto vengono dalla certezza che quando i ragazzi sono con lui possono stare lontani dai pericoli materiali e morali. Per se stesso sceglie uno stile connotato dalla povertà; dà la parte migliore ai più bisognosi, nei quali vede il volto di Cristo, e alle missioni, per favorire l’espansione del Regno di Dio.

E’ sollecito e premuroso verso i sofferenti, che conforta con la speranza cristiana. Si dedica assiduamente all’amministrazione del sacramento della confessione e alla direzione spirituale. Invita all’apertura della coscienza, perché la Grazia possa meglio agire anche attraverso la sua umanità.

Tempra la propria personalità con la pazienza dell’agricoltore che getta il seme, ma non pretende di vedere subito il frutto della propria fatica. Impara ad accogliere anche gli insuccessi e le contraddizioni.

Dopo dieci anni di ministero a Regona, l’obbedienza lo chiama a Vicobellignano, dove rimane per 34 anni. Anche qui, don Vincenzo cerca di rispondere attraverso la fedeltà al suo ministero. Dove non arriva l’azione, si affida alla invisibile potenza della preghiera. Prega a lungo per il suo popolo, offre le sofferenze, i distacchi, le delusioni, ben fermo nella sua idea di sacerdote: Il prete non può sacrificare un’ostia estranea, se non è disposto egli stesso a sacrificarsi con tale vittima. Il suo è un sacrificio totale, ma non accigliato. Con gioia serve il suo Signore nel prossimo.

Attivo e creativo nell’obbedienza, consapevole della diffusa ignoranza religiosa, della necessità di contrastare ideologie  ingannevoli contrarie alla fede, Don Vincenzo si dedica con assiduità alla predicazione anche al di fuori della propria parrocchia. Viene chiamato in varie località del cremonese e del lodigiano. E’ convinto che occorre fare al prossimo la carità di conoscere e vivere la propria dignità di figli di Dio. Nell’ordinarietà vissuta del suo ministero pastorale, Don Vincenzo va gradualmente seguendo una intuizione, che lo porterà a gettare le basi dell’Istituto delle Figlie dell’Oratorio.

Fin dagli anni di Regona, Don Vincenzo ha avuto modo di incontrare giovani donne desiderose di donarsi interamente a Dio e di mettersi al suo servizio. Impressionato dalla miseria morale e materiale della gioventù femminile del suo tempo, Don Vincenzo forma piccole comunità di consacrate, per fare fra le giovani “il maggior bene possibile”, e in questo modo collaborare con i parroci nella loro cura pastorale. Due condizioni sono indispensabili: la povertà e lo spirito di adattamento, per poter essere presenti soprattutto dove l’opera delle suore è resa più difficile. Nascono le Figlie dell’Oratorio. Il loro aspetto non le distacca molto dalle donne del tempo, lo stile è semplice e gioviale; hanno come luogo di preghiera la chiesa parrocchiale e svolgono alcune semplici opere educative per formare le bambine e le ragazze, soprattutto le più bisognose. Don Vincenzo segue attivamente e con discrezione quella che lui definisce “un’opera di Dio”; sempre rifiuta il titolo di Fondatore, poiché afferma con decisione: “Fondatore è il Signore”.

Pian piano vede svilupparsi, al di là delle aspettative e dei progetti iniziali, il seme dello Spirito che lui ha custodito e che ha permesso germogliasse. Al momento della morte, avvenuta il 7 novembre 1917, esprime attraverso le sue ultime parole l’affidamento di sé e della sua opera al Signore: “La via è aperta: bisogna andare…”. Queste parole sono diventate il motto dell’Istituto Figlie dell’Oratorio.

Don Vincenzo Grossi è stato beatificato il 1° novembre 1975 dal Beato Paolo VI. Il 5 maggio 2015  è stato emesso il decreto per il riconoscimento della guarigione miracolosa di una bimba di pochi mesi, affetta da grave patologia ematica.

Il 18 ottobre dello stesso anno, Papa Francesco ha inserito Vincenzo Grossi nell’albo dei Santi. Nell’omelia della Messa di canonizzazione si è espresso così:  “San Vincenzo Grossi fu parroco zelante, sempre attento ai bisogni della sua gente, specialmente alle fragilità dei giovani. Per tutti spezzò con ardore il pane della Parola e divenne buon samaritano per i più bisognosi”.

La memoria liturgica di San Vincenzo Grossi è il 7 novembre.


NOTE, AVVISI, E ALTRO….

OFFERTE RICEVUTE

pro Oratorio N.N. 50 €;
per lampada al Crocifisso: N.N. 10 € (int. perché il Cristo Crocifisso custodisca i figli e li aiuti a trovare una occupazione).

PRENOTAZIONE SANTE MESSE PER L’ANNO 2018

Da lunedì 6 novembre è possibile prenotare le Sante Messe per le Parrocchie di Cavenago e Caviaga.

Il parroco sarà in chiesa a Cavenago lunedì 6 novembre dalle ore 15.00 e martedì novembre dalle 8.30 alle 10.00, a Caviaga sarà presente martedì 7 novembre dalle 15.00. Le Sante Messe si celebrano sia per i vivi che per i defunti. Per chi lavorasse o non avesse possibilità, può consegnare un biglietto al parroco o presso l’Oratorio, su tale scritto dovranno comparire: un numero di telefono per ricevere conferma, le intenzioni, le date e ogni altra indicazione che si ritiene utile.

N.B. Per le intenzioni di Sante Messe che si consegnano durante l’anno, è opportuno portarle almeno una settimana prima dalla data in cui si desidera vengano ricordate, così facendo si aiuta coloro che preparano il bollettino, grazie!

Da mercoledì 8 novembre il parroco visiterà gli ammalati delle due Parrocchie.

Sabato 11 novembre alle ore 15.00 nella Basilica Cattedrale di Lodi sarà consacrato Vescovo S. E. Mons. Egidio Miragoli, eletto alla sede episcopale di Mondovì. Prete della nostra Diocesi, era parroco a Lodi (S. Francesca Cabrini) e docente presso il nostro Seminario. Un ricordo nella preghiera per lui e per il suo nuovo ministero.

In questi  giorni, grazie ad alcuni volontari, si è messa mano alla cappella invernale S. S. Redentore di Cavenago d’Adda per eseguire lavori urgenti; così, con l’approssimarsi dell’inverno vi si potrà celebrare l’Eucaristia.

Grazie a tutti coloro che hanno partecipato alle celebrazioni del primo e del due novembre, grazie ai genitori che hanno consentito ai figli di vivere cristianamente questi due appuntamenti con la presenza alla Messa, la visita ai Cimiteri; grazie a chi ha voluto impegnarsi a conoscere le vite dei santi, grazie a chi non ha mancato alla santa Confessione e alla preghiera di suffragio.

Grazie a coloro che hanno provveduto ai fiori per le tombe dei sacerdoti nei Cimiteri di Caviaga e di Cavenago.