Santuario Madonna della Costa                                                   Cappellina dell'Apparizione


 

Carissimi fedeli di Caviaga,

dopo il mio ingresso in parrocchia, per il quale ancora ringrazio, vi raggiungo per portarvi a conoscenza di una bella iniziativa che si sta per vivere nella nostra Comunità, infatti in chiesa è giunta la statua della Madonna di Fatima, proveniente dalla Cattedrale di Lodi. Questa immagine, per volontà del nostro Vescovo è stata pellegrina in diverse parrocchie della nostra Diocesi ed ora, proprio in concomitanza della solennità dell’Immacolata Concezione di Maria, è tra noi.

Nel 2017 si è celebrato il centenario delle apparizioni e credo sia significativo avere la possibilità, in questo anniversario, di vivere questo evento vicino alle nostre case.

Vorrei affidare alla Madre del Signore tutte le famiglie, gli anziani e i giovani di Caviaga, chiedendole di metterci tutti sotto il suo manto. Vorrei che tu che leggi trovassi tempo per sostare in preghiera davanti all’immagine della Vergine….

Troverai il programma degli appuntamenti che abbiamo pensato; sia al mattino, come al pomeriggio che alla sera, per permettere a tutti di prendervi parte. Immagino che tornare dal lavoro, o uscire se fa freddo, chieda uno sforzo, ma sono convinto anche che possa essere una occasione per porre nelle mani di Maria Santissima, le ansie e le fatiche che portiamo nel cuore; per volgere il nostro sguardo a lei che ci conduce a Gesù.

Mentre ringrazio per aver letto questa lettera, assicuro il ricordo nella preghiera per te e per la tua famiglia.

Don Roberto Arcari

Parroco di Caviaga

 

 


Le tappe. Fatima, breve storia di un mistero lungo 100 anni

Era il 13 maggio 1917 quando Lucia dos Santos e i fratellini Francisco e Jacinta Marto videro una Signora splendente che avrebbe cambiato la loro vita e segnato il Novecento

13 maggio 1917, Cova da Iria, località di un villaggio nel Portogallo centrale, Fatima. Tre bambini – Lucia dos Santos di 10 anni e i suoi cugini Francisco e Jacinta Marto, fratelli di 9 e 7 anni – stanno giocando mentre accudiscono un piccolo gregge, in un terreno di proprietà del padre di Lucia. Verso mezzogiorno, dopo aver recitato come d’abitudine il Rosario, vedono due fenomeni luminosi, come due lampi, e poi una misteriosa Signora splendente con un Rosario in mano. È la prima di sei apparizioni che i tre piccoli pastori avranno fino ad ottobre: sempre il giorno 13, tranne nel mese di agosto, quando dal 13 al 15 vengono “sequestrati” dal sindaco che cerca di smascherare quella che crede essere un’impostura (la Madonna apparirà poi ai tre veggenti il giorno 19). Il 13 ottobre 1930 il vescovo di Leiria dichiara «degne di fede le visioni», autorizzando il culto alla Madonna di Fatima.

 Il miracolo del sole

Migliaia di pellegrini iniziano ad arrivare a Fatima non appena si diffonde la voce degli eventi soprannaturali. Il 13 ottobre una folla stimata tra le 30 e le 100mila persone, fra loro anche numerosi giornalisti, assiste al “miracolo del sole”, il grande segno che era stato preannunciato dalla Vergine: dopo una pioggia battente che rende fradici il terreno e gli abiti degli astanti, il cielo si apre e il disco solare viene visto cambiare colore, dimensione e posizione per circa dieci minuti. Un sole che è possibile fissare direttamente con lo sguardo. Dopo l’accaduto, abiti e terreno si mostreranno improvvisamente asciutti.

Dall’omelia di Papa Francesco a Fatima il 13 maggio 2017

…Abbiamo una Madre! Una “Signora tanto bella”, commentavano tra di loro i veggenti di Fatima sulla strada di casa... E, alla sera, Giacinta non riuscì a trattenersi e svelò il segreto alla mamma: “Oggi ho visto la Madonna”. Essi avevano visto la Madre del cielo. Nella scia che seguivano i loro occhi, si sono protesi gli occhi di molti, ma… questi non l’hanno vista. La Vergine Madre non è venuta qui perché noi la vedessimo: per questo avremo tutta l’eternità, beninteso se andremo in Cielo.

Ma Ella, presagendo e avvertendoci sul rischio dell’inferno a cui conduce una vita – spesso proposta e imposta – senza Dio e che profana Dio nelle sue creature, è venuta a ricordarci la Luce di Dio che dimora in noi e ci copre, perché, come abbiamo ascoltato nella prima Lettura, il «figlio fu rapito verso Dio» (Ap 12,5). E, secondo le parole di Lucia, i tre privilegiati si trovavano dentro la Luce di Dio che irradiava dalla Madonna. Ella li avvolgeva nel manto di Luce che Dio Le aveva dato. Secondo il credere e il sentire di molti pellegrini, se non proprio di tutti, Fatima è soprattutto questo manto di Luce che ci copre, qui come in qualsiasi altro luogo della Terra quando ci rifugiamo sotto la protezione della Vergine Madre per chiederLe, come insegna la Salve Regina, “mostraci Gesù”.

Carissimi pellegrini, abbiamo una Madre, abbiamo una Madre! Aggrappati a Lei come dei figli, viviamo della speranza che poggia su Gesù….Quando Gesù è salito al cielo, ha portato accanto al Padre celeste l’umanità – la nostra umanità – che aveva assunto nel grembo della Vergine Madre, e mai più la lascerà. Come un’ancora, fissiamo la nostra speranza in quella umanità collocata nel Cielo alla destra del Padre (cfr Ef 2,6). Questa speranza sia la leva della vita di tutti noi! Una speranza che ci sostiene sempre, fino all’ultimo respiro.

…Come esempi, abbiamo davanti agli occhi San Francesco Marto e Santa Giacinta, che la Vergine Maria ha introdotto nel mare immenso della Luce di Dio portandoli ad adorarLo. Da ciò veniva loro la forza per superare le contrarietà e le sofferenze. La presenza divina divenne costante nella loro vita, come chiaramente si manifesta nell’insistente preghiera per i peccatori e nel desiderio permanente di restare presso “Gesù Nascosto” nel Tabernacolo.

Nelle sue Memorie (III, n. 6), Suor Lucia dà la parola a Giacinta appena beneficiata da una visione: «Non vedi tante strade, tanti sentieri e campi pieni di persone che piangono per la fame e non hanno niente da mangiare? E il Santo Padre in una chiesa, davanti al Cuore Immacolato di Maria, in preghiera? E tanta gente in preghiera con lui?». Grazie, fratelli e sorelle, di avermi accompagnato! Non potevo non venire qui per venerare la Vergine Madre e affidarLe i suoi figli e figlie. Sotto il suo manto non si perdono; dalle sue braccia verrà la speranza e la pace di cui hanno bisogno e che io supplico per tutti i miei fratelli nel Battesimo e in umanità, in particolare per i malati e i persone con disabilità, i detenuti e i disoccupati, i poveri e gli abbandonati. Carissimi fratelli, preghiamo Dio con la speranza che ci ascoltino gli uomini; e rivolgiamoci agli uomini con la certezza che ci soccorre Dio.

Egli infatti ci ha creati come una speranza per gli altri, una speranza reale e realizzabile secondo lo stato di vita di ciascuno. Nel “chiedere” ed “esigere” da ciascuno di noi l’adempimento dei doveri del proprio stato (Lettera di Suor Lucia, 28 febbraio 1943), il cielo mette in moto qui una vera e propria mobilitazione generale contro questa indifferenza che ci raggela il cuore e aggrava la nostra miopia. Non vogliamo essere una speranza abortita! La vita può sopravvivere solo grazie alla generosità di un’altra vita. «Se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto» (Gv 12,24): lo ha detto e lo ha fatto il Signore, che sempre ci precede. Quando passiamo attraverso una croce, Egli vi è già passato prima. Così non saliamo alla croce per trovare Gesù; ma è stato Lui che si è umiliato ed è sceso fino alla croce per trovare noi e, in noi, vincere le tenebre del male e riportarci verso la Luce.

Sotto la protezione di Maria, siamo nel mondo sentinelle del mattino che sanno contemplare il vero volto di Gesù Salvatore, quello che brilla a Pasqua, e riscoprire il volto giovane e bello della Chiesa, che risplende quando è missionaria, accogliente, libera, fedele, povera di mezzi e ricca di amore.


Celebrazioni nella chiesa parrocchiale di Caviaga nei giorni di presenza della statua
della 
Madonna di Fatima.

 

Domenica 3 dicembre I di Avvento

 

Ore 10:30       S. Messa in onore di S. Barbara, Vergine e Martire

Int:           Ing. Enrico Mattei e dipendenti AGIP – ENI defunti; Gazzola Giacomo,
                       Giuseppina, Alberto e Luisa; Bianchini Mario.

 

Lunedì 4 dicembre

Santa Barbara, vergine e martire 

Ore 16.30        preghiera del  Rosario

Ore 17:00        celebrazione della Santa Messa

Int:          Ad onore della Madonna di Fatima, per tutte le famiglie e gli abitanti di Caviaga

 

Martedì 5 dicembre

Ore 16.30       preghiera del  Rosario

Ore 17:00       celebrazione della Messa

Int:          Def.ti Fam. Lanzanova e Vignati

 

Mercoledì 6 dicembre 

Ore 20.30       preghiera del Rosario e chiesa aperta

 

Giovedì 7 dicembre 

Ore 15.30 - 16.30        preghiera del Rosario e chiesa aperta

 

Venerdì 8 dicembre
Solennità dell’Immacolata Concezione di Maria 

Ore 9:00           celebrazione della Santa Messa

Int:                   Polenghi Maria Grazia e def.ti fam. Boriani. 

 

Sabato 9 dicembre 

Ore 16:30        Confessioni

Ore 17:00        celebrazione della Santa Messa prefestiva

Int:                  Palladino Alberto e Gazzola Maria (anniv.); Gozzi Natale; Lualdi Felice e Maria 

 

Lunedì 11 dicembre 

Ore 15.30 - 16.30        preghiera del Rosario e chiesa aperta

  

Martedì 12 dicembre 

Ore 16.30       preghiera del Rosario

Ore 17:00       celebrazione della Santa Messa

Int:                  Def.ti Fam. Franco Dossena e Famigliari 

 

Mercoledì 13 dicembre 

Ore 20.30       preghiera del Rosario e chiesa aperta

  

Giovedì 14 dicembre 

Ore 15.30 - 16.30        preghiera del Rosario e chiesa aperta

  

Venerdì 15 dicembre 

Ore 15.30 - 16.30        preghiera del Rosario e chiesa aperta 

 

Sabato 16 dicembre 

Ore 16:30        Confessioni

Ore 17:00        celebrazione della Santa Messa prefestiva

Int:                  Groppelli Gina e Francesco, Invernizzi Maria Rosa, Bosatti Carlo,
                         Teresa, Leopoldo, Pavesi Loredana e Famiglia Lualdi, Zacchetti Aldo,
                         Vitale, Pietro e Def. Famiglia (
fatta celebrare dalle sorelle e Domenica),
                         Vilma e Jole Nalin; Belotti Maria e Musso Pietro, Stefano e Maria Amato.
 

 

Domenica 17 dicembre

Ore 11.30        S. Messa coi pellegrini di Santiago de Compostela