Stampa
Visite: 2920

SUSSIDIO PER LA PREGHIERA IN FAMIGLIA  NEL TEMPO DI QUARESIMA

III settimana di Quaresima

Davanti al Crocifisso di casa, accendete un cero e raccoglietevi in preghiera. (si può fare prima di cena oppure in un momento in cui tutti siano presenti; se qualcuno manca o non vuole esserci, tu rendilo presente nel cuore e prega per lui).

 

Lunedì 

Insegnami, Signore, la tua amorevolezza di cuore.

Gesù ha insegnato ad occupare gli ultimi posti quando si è invitati a mensa. Ha insegnato che non bisogna riservare i primi posti a quelli che sono vestiti con abiti di lusso. Gesù è sempre diverso da tutti gli altri uomini. È l'Uomo contro corrente o, meglio, contro i gusti ricorrenti nel cuore di tutti. Nelle sue espressioni ritorna l'invito: "Venite a me voi tutti che siete stanchi ed affaticati ed io vi ristorerò". Nei Salmi si legge: "Getta i tuoi motivi di preoccupazione in Dio, ed egli ti consolerà". Ci stiamo avvicinando a Gesù nel desiderio di configurarci a Lui e raggiungere quella delicatezza di cuore che deve essere usata soprattutto con gli ultimi... Ci piace guardare la sua delicatezza verso i "piccoli": "Lasciate che i piccoli vengano a me". Contro coloro che scandalizzano i piccoli afferma: "Meglio sarebbe se con una macina da mulino legata al collo fosse nel profondo del mare". 

Saprò imitare la tua amorevolezza, Signore, quando saprò dimenticare tutte le mie pretese.

 

PREGHIERA PER LA QUARESIMA

So di non essere degno, né preparato, a farti entrare sotto il tetto della mia anima,
poiché sono del tutto vuoto e in rovina, e tu non hai in me un luogo su cui posare il capo.
Ma così come per causa nostra sei disceso dalle altezze e ti sei abbassato,

scendi ora fino alla mia bassezza.
Così come hai voluto essere deposto

 in una grotta e nella mangiatoia degli animali privi di ragione,
entra nella mangiatoia della mia anima irragionevole e del mio corpo infangato.
Così come hai voluto mangiare con i peccatori,

degnati di entrare nella casa della mia anima, lebbrosa e peccatrice.
Il carbone ardente del tuo corpo tutto santo e del tuo sangue infinitamente prezioso
siano per la mia santificazione, per la salute della mia anima e del mio corpo,
per la protezione contro ogni influenza del demonio.
Allontana da me le abitudini malvagie,  perché possa adempiere i tuoi comandi, 

e sia moltiplicata la grazia divina  e io possa essere ammesso nel tuo regno.
Rinnovami completamente, e fa’ che la tua santificazione rimanga in me.

(San Giovanni Crisostomo)

 

Pater, Ave, Gloria…

 

IMPEGNO: mi metto a disposizione di chi ha bisogno, in casa, in famiglia, sul lavoro.

 

Martedì

 Nobile, straordinario, insuperabile sei Tu quando ami.

Meditando i Vangeli si arriva alla conoscenza del Gesù storico. Potrebbe anche sembrare una figura mitica per la grandezza delle opere da lui compiute. Ancora oggi continua ad insegnarci un modo diverso di agire, di pensare, di giudicare, di vivere. Incantevole, per esempio, è il suo comportamento con la donna colta in adulterio. La legge, quella degli uomini costruita anche su pseudo convinzioni religiose, prescriveva la condanna alla lapidazione. Gli accusatori non se ne facevano uno scrupolo anche perché volevano osservare il comportamento di quel profeta che parlava ed agiva in maniera diversa. Volevano trovare capi d'accusa contro di lui. Gesù, con dignità e forza, si chinò per terra ed esortò chiunque non avesse peccato a scagliare la prima pietra. La domanda che ci facciamo oggi non è sulla ipocrisia degli accusatori o sulla bontà di Gesù. La domanda la rivolgiamo a noi stessi. Qualcuno crede di appartenere alla categoria degli impeccabili? Chi può dirsi giusto davanti a Dio? Chi può proclamarsi innocente? Chi non ha da arrossire per le sue manchevolezze? Il Signore Gesù non è venuto per condannare. Egli è salvezza universale. Tutti egli perdona, salva, redime. Si china per terra, tocca la nostra debolezza estrema e poi ci ripete: "Io non ti condanno. Ma va' e non peccare più". Chiunque vuole amare come egli ha amato deve imparare a perdonare sempre e tutti. 

 

PREGHIERA PER LA QUARESIMA

Adorando insieme la croce, segno della nostra salvezza,
chiediamo umilmente perdono per noi,
per le colpe di cui noi ci siamo macchiati;
chiediamo perdono anche a nome di tutti coloro che non sono qui
e non sanno chiedere perdono al Signore per le loro colpe.
Essi non sanno di quanta gioia e di quanta pace
il loro cuore sarebbe pieno se sapessero farlo.
Chiediamo perdono a nome di tutta l'umanità,
del tanto male commesso dall'uomo contro l'uomo,
del tanto male commesso dall'uomo
contro il Figlio di Dio, contro il salvatore Gesù,
contro il profeta che portava parole di amore.
E mettiamo la nostra vita nelle mani del crocifisso
perché egli, redentore buono, redima e salvi il nostro mondo,
redima e salvi la nostra vita col conforto del suo perdono.

(Carlo Maria Martini)

 

 Pater, Ave, Gloria…

 

IMPEGNO: mi raccolgo in silenzio e faccio l’esame di coscienza: penso al bene ricevuto per ringraziare, penso al male subito per perdonare, penso a quello che posso fare di bene per chiedere la grazia di saperlo realizzare secondo il cuore di Dio.

 

Mercoledì

 Vieni in aiuto alla mia infermità, Signore.

La storia del paralitico che giace da molti anni sul bordo della piscina aspettando di poter scendere nell'acqua al momento opportuno è la storia di ogni uomo. Un po' tutti siamo ciechi o paralitici o sordi o muti. La malattia o il limite appartengono alla nostra condizione umana. Gesù è il medico che sana e guarisce tutti. Gesù è il Dio che viene in aiuto della nostra debolezza. Gesù è colui che ha realizzato quanto le antiche scritture avevano previsto quando avevano parlato del pastore che porta gli agnellini sul petto e le pecore madri sulle spalle. Infinita ed indescrivibile è la sua bontà. Egli è compassionevole e misericordioso, lento all'ira e pieno di bontà, non lascia mai andare a mani vuote chi si avvicina a lui, supplicandolo e abbandonandosi alla sua volontà. Dal suo comportamento dobbiamo apprendere che, per essere "conformi" a lui, dobbiamo fare nostri i suoi paradigmi di bontà. Dobbiamo aprirci a soccorrere quanti appaiono ai nostri occhi, e nella storia del mondo, come bisognosi di aiuto. Di poveri, come diceva Gesù, ce ne sono tanti nel mondo. Non dobbiamo mai smettere di interessarci di loro. E' importante che nel povero, nell'ammalato, nell'indigente, noi sappiamo vedere Gesù ed impariamo a chinarci su tutti con la sua bontà. Non basta infatti dividere il proprio pane con l'affamato o il proprio abito con chi è nudo. Bisogna sapere condividere la propria condizione umana con l'altro come Gesù ha condiviso la sua natura divina con noi e ci ha arricchiti col dono di sé. 

Il vero amore sta nel fare propria la povertà altrui

 

PREGHIERA PER LA QUARESIMA

O Signore Dio,
sradicate, estirpate dalla mia anima
tutto ciò che il nemico vi ha piantato.
Togliete dal mio cuore e dalle mie labbra
tutta l’iniquità,
datemi l’intelligenza
e l’abitudine del bene,
affinché in opere e verità
io non serva che Voi solo.
Io sappia compiere i precetti del Cristo
e cercare Voi, o mio Dio!
Accordatemi la memoria,
la carità, la fede.
Signore operate in me il bene
e donatemi ciò che Voi
giudicate utile.

(San Colombano)

 

Pater, Ave, Gloria…

 

Giovedì

 Il mio cuore e la mia carne hanno fame di te.

I racconti evangelici che descrivono la folla che seguiva Gesù e dichiarava la sua ammirazione verso di lui ci stupiscono e, in parte, ci infastidiscono. Lo stupore si riversa, come sempre, sulla figura e sul comportamento di Gesù. Il fastidio è dovuto alla considerazione del comportamento della folla che, spesso, è opportunista. Gesù manifesta il suo dissenso quando, rivolgendosi alla folla, afferma che lo cercano perché hanno potuto godere per il moltiplicarsi dei pani. È purtroppo vero che la folla vuole il "pane" che sfama il corpo. Gesù, invece, che è il pane vero, il "pane" di vita eterna, offre alla folla non la "manna" ma la sua vera carne. Anche quando la folla si dimostra opportunista ed interessata Gesù non smette mai di mostrarsi premuroso verso tutti. Gli evangelisti dicono che egli provò compassione nel vedere quelle persone che lo seguivano e che erano come pecore senza pastore. Comandò ai discepoli di farli sedere a gruppi poi li sfamò con i cinque pani e i due pesci messi a disposizione da un bambino. pur vero che l'umanità soffre la fame! Fame materiale ma, soprattutto, fame di essenzialità. Ma è altrettanto vero che, l'umanità rincorre ed elogia chi si preoccupa di offrire il pane materiale e non segue coloro che offrono il "vero" pane, Gesù. Senza di quel Pane non si può vivere. Solo il Padre può darci "il pane disceso dal cielo che ci nutre per la vita eterna". L'uomo affamato di essenzialità e che langue nella grande miseria dello spirito, non può mai placare la sua fame alla mensa umana. Perfino le briciole della mensa divina possono sfamare per sempre la fame del mondo intero. 

 

PREGHIERA PER LA QUARESIMA

O Signore troppe sono le proposte, troppe le distrazioni,
su cosa devo costruire la mia vita?
O Signore cerco certezze e felicità, chi mi sazierà per sempre?
O Signore troppi sono i deserti nei quali mi perdo,
chi irrorerà la mia anima?
O Signore mi circonda troppa superficialità e tristezza,

esiste la Roccia che rende eterna la mia vita?
O Signore trasforma i miei deserti in prati fioriti,

desidero essere radice che affonda lungo i fiumi.
O Signore sii Tu la mia Roccia, che nemmeno la morte distrugge!
O Signore siamo deserti inquieti, siamo pula al vento, finché non ci immergiamo
nel balsamo del Tuo Amore.  Amen.

 

Pater, Ave, Gloria…

 

Anima di Cristo, santificami. Corpo di Cristo salvami, Sangue di Cristo inebriami, acqua del costato di Cristo, lavami. Passione di Cristo, confortami. 

Oh buon Gesù, esaudiscimi. Nelle tue piaghe, nascondimi.

Non permettere che io sia separato da Te. Dal nemico maligno difendimi.

Nell'ora della mia morte chiamami,  e comandami di venire a Te, 

perché con i tuoi Santi ti lodi,  nei secoli dei secoli.  Amen.

 

Al venerdì c’è la Via Crucis alle 17.15 per i ragazzi, e alle 20.30 per tutti. Ricorda che il venerdì è giorno di magro e di astinenza.