SUSSIDIO PER LA PREGHIERA IN FAMIGLIA  NEL TEMPO DI QUARESIMA
IV settimana di Quaresima

Davanti al Crocifisso di casa, accendete un cero e raccoglietevi in preghiera. (si può fare prima di cena oppure in un momento in cui tutti siano presenti; se qualcuno manca o non vuole esserci, tu rendilo presente nel cuore e prega per lui).

Lunedì
Voglio imitare Te, Gesù, nel tuo stile di vita.

Tu sei l'Uomo che non avevi dove posare il capo.
Fu questa la presentazione che Gesù faceva a chi gli chiedeva di essere suo discepolo. La sentiamo rivolta anche a noi, se vogliamo diventare pienamente suoi discepoli. Che cosa significa questa affermazione e che cosa comporta nella nostra vita? Non vogliamo dare alla frase di Gesù un valore restrittivo. Gesù non si lamenta della estrema povertà nella quale vive. Egli afferma che, effettivamente, non ha dove posare il capo, cioè che non ha in chi riporre la sua fiducia. Durante la cena dell'ultima Pasqua l'apostolo Giovanni poté posare il suo capo sul petto di Gesù. In lui riponeva, giustamente, tutta la sua fiducia. Per chi si incammina sulla via della "conformità" questa norma diventa essenziale. Soltanto Dio può dare conforto, riposo, pace a chiunque spera in lui. Non bisogna avere null'altro su cui posare il capo se non sul cuore di Dio. Bisogna sapersi abbandonare in lui, vivere nella piena fedeltà ai suoi voleri, essere certi del suo amore sempre fedele. Chi ripone la sua fiducia in ciò che è passeggero e transitorio, anche se apparentemente vistoso e grande, rimarrà sempre deluso, alla pari di chi costruisce la sua casa sulla sabbia. Il Salmista (Sal 116, 8) afferma che ogni uomo è bugiardo e che solo in Dio, non nell'uomo (Sal 118, 8), si deve riporre ogni fiducia. Stando all'insegnamento del Salmista bisogna vivere come coloro che trovano riparo, rifugio e sicurezza solo sotto la protezione di Dio (Sal 16, 8).

Voglio vivere, oggi e sempre, nel pieno abbandono nelle tue mani, Signore.

 

PREGHIERA PER LA QUARESIMA 

Signore, i nostri egoismi e le nostre debolezze
ci portano tutti i giorni ad avere tensioni e rancori
verso coloro che ci stanno vicini. 

Aiutaci, con la Tua Parola,
a vivere appieno la beatitudine del perdono
verso i nostri fratelli,
cosi come Tu hai perdonato noi. 

Insegnaci la gioia di perdonare gli altri,
con un cuore puro e gentile.
Cosi da poter anche noi godere
del Tuo caritatevole perdono. 

Pater, Ave, Gloria

 

Martedì
Mi piace il tuo dinamismo, Signore e per questo voglio imitarti.

Egli è l'Uomo che andava di città in città.
Non aveva una stabile dimora l'Uomo Dio, venuto dal cielo e nato dalla Vergine Maria. Fin dalla sua nascita il suo fu un continuo pellegrinare. Nazaret, Betlemme, Egitto, Nazaret e poi, di città in città, "perché ho altre pecore che non sono di quest'ovile; anche queste io devo condurre; ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge e un solo pastore" (Gv 10, 16). Possiamo dire che il suo andare di città in città, di casa in casa non si è mai esaurito. Egli, infatti, è colui che passa sempre e chiama sempre ed invita sempre tutti ad andare nella sua vigna. Poi manda alcuni come pastori, altri come profeti. A tutti affida un compito ed una missione. Non si è fermato in un Paese né ha posto la sua tenda in una località. Egli va continuamente dove vive l'uomo. Ogni uomo è sua patria e sua casa. Ogni uomo è parte di quel gregge che egli conduce ai pascoli ubertosi. Egli precede tutti. È disposto a dare la sua vita per le sue pecore. È straordinario questo continuo "andare di Dio". Non è statico, ma dinamico. Si fa trovare da tutti, aspetta tutti, va incontro a tutti. Come un giorno andò in casa di Simone il lebbroso, o in casa di Pietro, o in casa di Marta e Maria o come si mise a disposizione di Nicodemo, quand'era notte, o aspettò, sotto il sole rovente, la Samaritana. Egli ci insegna l'apertura e la sollecitudine verso tutti i nostri fratelli ovunque vivano.  

E se verrò da Te e busserò alla tua porta, non lasciarmi solo, Signore, perché non ho altri che te.

 

PREGHIERA PER LA QUARESIMA

Troppe volte ci capita, Gesù,
di vivere pensando di mettere in pratica la Tua Parola.
Troppe volte però corriamo il rischio, talora inconsapevolmente,
di vivere "interpretando" la Tua Parola
nel modo in cui ci sembra più giusto o conveniente.
Quanto Ti conosciamo poco...
Dacci forza e spingici a non smettere mai
di cercare la Verità nella nostra vita e,
con la nostra lingua e le nostre azioni,
rendici testimoni del Vangelo. 

Pater, Ave, Gloria…

IMPEGNO:
visiterò un ammalato, o una persona che ha bisogno 

 

Mercoledì
Voglio passare la mia vita ad acclamarti, mio Signore.

Egli fu l'Uomo che rifiutò la corona di Re.
Chi voleva acclamarlo re aveva, purtroppo, segreti interessi. Dopo aver visto la potenza dei suoi miracoli, dopo avere ascoltato le sagge parole che sapeva dire, dopo aver costatato che si era messo contro la classe dirigente ipocrita, dopo aver capito che insegnava una nuova legge, la folla voleva acclamarlo re. Giustamente egli si oppose e scappò via. Non poteva prestarsi all'inganno e non doveva assecondare le sciocche pretese di gente che, invece, non aveva capito né accettato il suo messaggio. E, difatti, lo avevano abbandonato quando aveva parlato della sua missione ed aveva indicato le nuove misure da seguire. "Questo linguaggio è duro", gli dissero. Anche quando lo condussero davanti ai tribunali, nessuno gli fu favorevole e tutti vollero la sua condanna. Egli non aveva bisogno di una investitura regale da parte degli uomini lui, l'Unto di Dio, il Cristo di Dio, Colui che Dio aveva posto come principio e fine, origine, causa, salvezza dell'universo intero. Ma il dramma storico di Cristo continua ancora. Ancora oggi egli non è il re acclamato dagli uomini perché gli uomini non riconoscono la sua regalità sovrana, quella regalità che deve occupare i cuori e le menti di tutti gli uomini. Ed io? E tu? Cosa facciamo di quest'Uomo che non volle essere nominato re? Non dovremmo insieme deciderci a farlo regnare pienamente nella nostra vita?  

Venga il tuo regno, o mio Cristo, Consacrato dal Padre, compiacenza del Padre.

 

PREGHIERA PER LA QUARESIMA

Signore,
dona a noi la saggezza e l’umiltà
di credere, di studiare, di approfondire
e di comprendere i Tuoi insegnamenti. 

Aiutaci
ad accogliere con umile e gioiosa gratitudine
la Tua Parola, perché sia per noi luce ai nostri passi. 

Aiutaci
a seguire il cammino di obbedienza alla verità
perché possiamo diventare veri testimoni dell’Amore. 

Pater, Ave, Gloria… 

IMPEGNO:
mi reco in chiesa per un momento di preghiera, se non posso mi raccolgo nella mia stanza.

 

Giovedì
Amo la preziosità del tuo corpo e la dolcezza del tuo sangue.

Egli fu l'Uomo che non si sottrasse alla sofferenza.
È scritto di lui che si lasciò condurre al patibolo come un agnello e che non aprì bocca (At 8, 32). Fu anche invitato a difendersi da chi pretendeva di avere potere su di lui. Ma egli tacque. E quando qualcuno tentò di difenderlo con la spada, glielo proibì. Poi disse che avrebbe potuto anche chiamare le legioni degli angeli, suoi ministri, per difenderlo. Ma non lo fece e non si sottrasse agli insulti, alle percosse, alla condanna. È una storia vera, una storia sconcertante quella dell'Uomo che era Dio. Una storia che trovò il suo epilogo quando il centurione romano, di fronte ai fatti, esclamò: "Costui è veramente figlio di Dio". Non c'è altra spiegazione in tutta questa storia che rimane incomprensibile a livello umano. Perché questo desiderio e questa volontà di Dio? Perché questa immolazione? Perché questo sacrificio del Figlio suo per la redenzione dell'umanità? Dopo questi interrogativi che toccano il mistero di Dio, sorgono altri interrogativi che toccano la vita dell'uomo. Perché tanta negatività da parte dell'uomo verso Dio e verso Gesù Cristo? E non è forse vero che il suo mistero di amore è perennemente vitale? Ma gli uomini restano chiusi nel loro silenzio che è negligenza e ignoranza. Sta scritto che egli sta alla porta e bussa. Se qualcuno gli apre, egli entra e si ferma "a cena". A quella cena si partecipa mangiando il suo corpo e bevendo il suo sangue.

 

PREGHIERA PER LA QUARESIMA 

Signore Gesù, fammi conoscere chi sei. Fa sentire al mio cuore la santità che è in te.
Fa' che io veda la gloria del tuo volto.

Dal tuo essere e dalla tua parola, dal tuo agire e dal tuo disegno, fammi derivare la certezza che la verità e l'amore sono a mia portata per salvarmi.

Tu sei la via, la verità e la vita. Tu sei il principio della nuova creazione.

Dammi il coraggio di osare. Fammi consapevole del mio bisogno di conversazione, e permetti che con serietà lo compia, nella realtà della vita quotidiana.

E se mi riconosco, indegno e peccatore, dammi la tua misericordia. Donami la fedeltà che persevera e la fiducia che comincia sempre, ogni volta che tutto sembra fallire

(
Romano Guardini) 

Pater, Ave, Gloria…

Anima di Cristo, santificami. Corpo di Cristo salvami, Sangue di Cristo inebriami, acqua del costato di Cristo, lavami. Passione di Cristo, confortami. 

Oh buon Gesù, esaudiscimi. Nelle tue piaghe, nascondimi.

Non permettere che io sia separato da Te. Dal nemico maligno difendimi.

Nell'ora della mia morte chiamami,  e comandami di venire a Te, 

perché con i tuoi Santi ti lodi,  nei secoli dei secoli.  Amen. 

 

Al venerdì c’è la Via Crucis alle 17.15 per i ragazzi, e alle 20.30 per tutti.
Ricorda che il venerdì è giorno di magro e di astinenza