II settimana di Quaresima

Davanti al Crocifisso di casa, accendete un cero e raccoglietevi in preghiera. (si può fare prima di cena oppure in un momento in cui tutti siano presenti; se qualcuno manca o non vuole esserci, tu rendilo presente nel cuore e prega per lui).

Lunedì
La tua parola Signore è come lama affilata ed io voglio ascoltarla.

Quando la parola di Dio scende nel profondo dell'animo agisce come lama a doppio taglio. Ed è un bene. Guai se dovesse lasciare il marcio dove sta senza estirparne perfino le radici. Il primo taglio, molto incisivo, che Gesù ci rivolge è: "Se il tuo occhio ti è di scandalo, cavatelo. E' meglio entrare nel regno dei cieli con un solo occhio piuttosto che con tutti e due essere condannati nel fuoco della Geenna". Duro e perentorio sembra, a prima vista, il comando del Signore. In effetti, è giusto e salutare. A che serve una integrità materiale o corporea se poi manca una integrità morale? Per giungere alla integrità morale è bene imparare la rinuncia. Il bene è sempre qualcosa di molto costoso. Deve essere rapportato alla grandezza. Costa poco ciò che vale poco! C'è bisogno di purezza e di profondità di sguardo. C'è bisogno di udito attento e docile per ascoltare e seguire il cammino di "conformità". Non si può barattare come non si possono addurre scuse ed attenuanti. Ci vuole grande forza e grande coraggio per attuare l'esortazione divina. Nello stesso tempo, quando qualcuno mette in pratica la parola di Dio, dimostra di amare veramente se stesso. Svendere la propria dignità è sempre un male. Ascoltare Dio è fonte di saggezza e garanzia di bontà.

Dimmi, Signore, dove posso attingere acqua pura per lavarmi
e collirio prezioso per ridare alla mia vista capacità di vedere Te e seguirti senza indugio.

 

PREGHIERA PER LA QUARESIMA

Eccomi davanti a Te!
Eccomi inginocchiato davanti al tuo altare.
Io sono fragile e piccolo
Come potrò parlare a Te, Signore,
accostarmi alla tua mensa,
ricevere la tua divina maestà in me?
Tu richiedi un cuore puro, umile: io ti porto
un cuore superficiale, freddo....
Ma se Tu non vieni in me, che cosa sarà di me?
Vieni, Signore Gesù, non guardare i miei peccati:
perdonami e fammi nuovo. 

Pater, Ave, Gloria…

In questa Quaresima è bene scegliere un “fioretto” che indichi rinuncia e impegno verso Dio e verso gli altri. Se non l’ho ancora fatto ci penso. Se già l’ho scelto, chiedo al Signore di aiutarmi a portarlo avanti con perseveranza.

Martedì
Insegnami, Signore a seguirti.

E' ben noto che ci sono sempre due vie nel nostro cammino. Una è stretta, l'altra è larga. Gli scrittori antichi dicevano che lungo la strada larga passavano i carri pesanti che sollevavano molta polvere mentre quella stretta era percorsa da uomini che si affaticavano per giungere alla meta. La via che conduce alla "conformità" è decisamente molto stretta anche se tutti sono chiamati a percorrerla. Dio non parte da privilegi preconcetti. Dio è Padre di tutti e sa bene che cosa i suoi figli facciano. Molti cercano di incamminarsi sulla via larga perché più comoda. Gesù interviene mettendoci in guardia dall'atteggiamento farisaico che a volte si può assumere nel dialogo con lui. Sono molti quelli che cercano la esteriorità. Gesù insegna la differenza tra ciò che l'uomo vede e ciò che produce. Afferma che non sono le cose che entrano nell'uomo che possono contaminarlo ma ciò che esce dal suo intimo. La mente ed il cuore degli uomini potrebbero essere dei centri produttivi di altissimo valore. Ma bisogna vedere che cosa producono. Dio valuta quello che gli uomini producono. Chiunque può essere produttore di bontà ma anche produttore di empietà. Il cuore e la mente sono le forze produttrici del bene e del male. 

 

PREGHIERA PER LA QUARESIMA

Vieni Signore Gesù, cerca il tuo servo,
cerca la tua pecora stanca.
Lascia andare le tue novantanove pecore
e vieni a cercare la sola pecora che ha errato.
Vieni senza cani, vieni senza il servo mercenario.
Già da tempo aspetto la tua venuta.
Vieni con spirito di amore.
Vieni da me, che sono tormentato
dall’attacco di lupi pericolosi.
le cui piaghe sono penetrate dai veleni del serpente.
Il lupo notturno mi ha allontanato dai tuoi ovili.
Cercami, poiché io ti cerco,
cercami, trovami, prendimi, portami.
Non ti infastidisce un peso che ti ispira pietà.
Vieni dunque, Signore, poiché anche se ho errato,
tuttavia, non ho dimenticato i tuoi comandamenti,
e conservo la speranza della medicina.
Vieni, Signore, perché tu solo sei in grado
di far tornare indietro la pecora errante.
Vieni ad attuare la salvezza sulla terra, la gioia nel cielo.
Portami sulla croce che da la salvezza agli erranti,
nella quale vivranno tutti quelli che muoiono.

(Sant’Ambrogio)

 Pater, Ave, Gloria…

 Cerco di pensare e di agire secondo il cuore di Dio. Anche se costa…

 

Mercoledì
Quando sarò veramente piccolo allora sarò grande come Dio.

E' molto conosciuta la scena dei discepoli che litigavano per contendersi i primi posti. E' quanto avviene spesso tra gli uomini, ancora oggi. Gesù, prendendo fra le braccia un bambino, disse: "Se non diventerete come questo bambino, non entrerete nel regno dei cieli". L'insegnamento è molto chiaro. La vita nuova esige che si sia come "bambini" ossia che si pratichi la via della "infanzia spirituale". Gesù aveva anche detto che è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago che un ricco entri nel regno dei cieli. Il messaggio sulla "piccolezza" è difficile ma indispensabile se si vuole mirare alla "conformità" a Cristo. È un messaggio di grande coerenza: colui che è disceso dal cielo, facendosi piccolo, potrà accogliere nel suo regno soltanto coloro che si sono fatti piccoli. In cielo, nel regno della grande sapienza e felicità, non contano né le ricchezze, né i titoli, né le benemerenze. Vogliamo interrogarci sulla "piccolezza" o sulla "infanzia spirituale". Piccolezza non è assolutamente infantilismo né svenevolezza. Piccolezza è una grande conquista dello spirito umano. Quando si è consapevoli di quello che si è, si comprende che per raggiungere la "statura del Cristo" occorre farsi piccoli, occorre "svuotarsi". Dio si è fatto piccolo per potere offrire a tutti la possibilità di stare con lui. Non è facile farsi piccoli. “È necessario che Lui, Gesù, cresca ma che io diminuisca" (Gv 3, 10). 

Aiutami, o Signore, a sbarazzarmi di tutte le mie pretese di grandezza e di importanza.
Insegnami la sublimità della via dell'infanzia per raggiungere te che sei l'immenso.

 

PREGHIERA PER LA QUARESIMA

Il mio cuore, è davanti a te, o Signore,
si sforza ma da solo non può farcela:

ti prego fa’ Tu ciò che egli non può.

Introducimi nella cella del tuo amore:

te lo chiedo, te ne supplico,
busso alla porta del tuo cuore.
E Tu che mi fai chiedere, concedimi di ricevere.

Tu che mi fai cercare, fa’ che ti trovi.

Tu che mi esorti a bussare, apri a chi bussa.

A chi darai se non dai a chi ti chiede?

Chi troverà se chi cerca, cerca inutilmente?
A chi darai se non ascolti chi ti prega?
O Signore, da Te mi viene il desiderio,

da Te mi venga anche l’appagamento.

Anima mia, sta unita a Dio,
e tu Signore non la rigettare,

essa si consuma d’amore per Te.

Ristorala, confortala, saziala
con il tuo amore e il tuo affetto.
Il tuo amore mi possieda totalmente,
perché con il Padre e con lo Spirito Santo,

tu sei il solo Dio benedetto nei secoli dei secoli.

(Sant’Anselmo d’Aosta)

 

Pater, Ave, Gloria…

 

Giovedì
Sei soltanto tu, Signore, il compimento della felicità

Il più grande segreto della vita sta nell'amore. È l'energia che fa vivere ogni cosa. Dio, sommo ed infinito Creatore, principio e fonte di ogni bene, è Amore. La sua stessa essenza è Amore. In lui "noi tutti viviamo, esistiamo, ci muoviamo" (At 17, 28). La grande e nuova legge del Maestro divino consiste nell'amore. Un amore puro, grande, immenso, come il suo. Un amore finalizzato soltanto ad una meta, ad uno scopo: chi vuole raggiungere la "conformità" a lui, deve amarlo al di sopra del "padre o della madre o anche della propria vita" (Mt 10, 37). L'amore assoluto e totale diventa legge e mezzo per giungere alla "conformità" piena perché occorre entrare nella dimensione dell'amore che si ritrova in Dio santissima Trinità. Le tre divine persone, infatti, sono consumate nell'unità di natura perché collegate strettamente e vitalmente tra di loro per la forza dell'amore. La conformità, che significa comunione di natura tra l'uomo e Dio esige, come condizione essenziale, il legame totale di amore. Quando si parla dell'amore che si deve portare verso gli uomini, come misura massima, si fa riferimento al comandamento di Gesù che ha insegnato l'amore verso i nemici. È evidente che l'amore verso Dio diventa autentica forza trasformante, unificante. 

Non Ti dirò più soltanto "ti amo" ma mi sforzerò di dirti:
"Aiutami a consumarmi nell'unità con Te".

 

PREGHIERA PER LA QUARESIMA

Inclina verso di te, o Dio,
quel poco che hai voluto che io sia.
Della mia povera esistenza,
ti supplico di prendere gli anni
che mi restano da vivere.
Quanto a quelli perduti,
ne provo umiliazione e pentimento.
Non disdegnare i miei rimpianti.
Ormai non vi è più in me
che il desiderio della tua saggezza
e un cuore, che ti offro.

(San Bernardo di Chiaravalle)

 Pater, Ave, Gloria…

 

Anima di Cristo, santificami, Corpo di Cristo, salvami. Sangue di Cristo, inebriami, acqua del costato di Cristo, lavami. Passione di Cristo, confortami.
Oh buon Gesù, esaudiscimi. Nelle tue piaghe, nascondimi.
Non permettere che io sia separato da Te. Dal nemico maligno difendimi.
Nell'ora della mia morte chiamami,  e comandami di venire a Te,
perché con i tuoi Santi ti lodi,  nei secoli dei secoli.  Amen.

Al venerdì c’è la Via Crucis alle 17.15 per i ragazzi, e alle 20.30 per tutti.