Santuario Madonna della Costa                                                   Cappellina dell'Apparizione


 

CAMMINIAMO INSIEME

Giornale delle parrocchie di Caviaga e Cavenago d'Adda

Parroco: don Roberto Arcari - cell. 335 6878197
e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  


Domenica 17 settembre
XXIV del Tempo Ordinario anno A – Matteo 18,21-35 

Ore  8.00 CAVENAGO: Santa Messa

Int.      Ad onore di San Filippo Neri; Corrù Antonio e Doldi Rosa; Soffientini Pietro, Mario e Settimia

Ore 10.30 CAVENAGO: Santa Messa Pro Populo 

Ore 17.00 SANTUARIO: Secondi Vespri 

Ore 17.30 SANTUARIO: Santa Messa

Int.      Vailati Giuseppe, Mario, Alfredo, Chiarino, Pietro, Angela, Pizzi Stefania e Galbiati Enrico; Donati Teresa in Fortini; Gabriele Grossi e Galletta Angelo; Foletti Pasquale, Rosa e Baini Antonio; Famiglie Cattaneo e Geroni; Agnelli Gino; Vailati Giacomo e Donati Maria Rita; Carminati Angelo, Bandirali Luigina; Cremaschini Franco e Fam.

 

Lunedì 18 settembre

Ore  20.30 CAVENAGO: Santa Messa

Int.      Defunti Famiglia Pastori.

           

Martedì 19 settembre
Nostra Signora De La Salette 

Ore 14.30   CAVENAGO: in Oratorio  è ripreso il Corso di Ricamo (tutti coloro che vogliono passare un pomeriggio insieme in Oratorio e imparare/approfondire l’arte del ricamo, sono i benvenuti) 

Ore 20.30 CAVIAGA: Santa Messa

Int.      Agnelli Gino; Sormani Renzo; Pino Lanzani;

 

Mercoledì 20 settembre

Ore 8.30 CAVENAGO: Santa Messa

Int.      Bonazza Antonio, Luigina, Olga (f. c. dalla famiglia Pastori); maestra Cabrini Maria (f. c. da Luigione).      

 

Giovedì 21 settembre
Festa di San Matteo Apostolo ed Evangelista

Ore  20.30 CAVENAGO: Santa Messa

Int.      Angelo Bossi 

 

Venerdì 22 settembre
San Maurizio

Ore  8.30 CAVENAGO: Santa Messa

Int.:     Ad onore della Beata Vergine Maria; Foletti Angelino e Pasquale.

 

Sabato 23 settembre
San Pio da Pietrelcina

Ore  9.00 SANTUARIO: Santa Messa

Int.      Cattaneo Aldo e Rossi Margherita; Davide Marchesi; Malusardi Ettore. 

Ore 17.00 CAVIAGA: Santa Messa prefestiva

Int.      Gazzola Giacomo, Giuseppina, Antonia, Sereno, Giuseppina; Dalcerri Romolo, Angela e Antonietta; Polenghi Maria Grazia, Boriani Luigi, Mastroni Giulia, Milanesi Giovanna, Savoia Giovanni, Pisati Mario; Teresa Prandi (f. c. dai vicini di condominio); Lazzari Nino, Doldi Angela, Zighetti Angelo, Cipolla Pierina, Forti Marco; Bicocchi Antonia e Franca; Sampellegrini Franca e Angela; Invernizzi Lino e Mariuccia (f.c. da Maurizio, Maria e Silvana); padre Onorio, Patrizio, Carlo e Mons. Marteletti.

 

Domenica 24 settembre
XXV del Tempo Ordinario anno A – Matteo 20,1-16 

Ore  8.00 CAVENAGO: Santa Messa

Int.      Donati Teresa in Fortini; Moretti Emilio; Geroni Filippo, Corrù Maddalena; Lanzani Michelino; Antonietti Lorenzo e Agnelli Gino. 

Ore 10.30 CAVENAGO: Santa Messa Pro Populo presenza della classe 1968 

Ore 16.30 CAVIAGA: matrimonio di De Capitani Luana e Listo Luca 

La Messa al Santuario delle ore 17:30 non sarà celebrata 


15 OTTOBRE 2023 UN EVENTO DI GRAZIA 

Il parroco, al termine delle celebrazioni di sabato 9 e domenica 10 settembre u.s., ha dato comunicazione dell’ammissione al diaconato del nostro parrocchiano Marco Valcarenghi; la celebrazione con il Rito di ordinazione sarà domenica 15 ottobre alle ore 18 in Cattedrale a Lodi. Già fin da ora accompagniamo Marco con la preghiera e la vicinanza. Per dare opportunità a tutti di partecipare, sarà messo a disposizione un pullman e ci si potrà iscrivere presso l’Oratorio. Dopo la celebrazione, nel cinema dell’Oratorio ci sarà un momento di festa e di gioia con “Don”Marco. Ricordiamo che il diaconato è il primo grado del Sacramento dell’Ordine (Diaconato – Presbiterato – Episcopato), e chi lo riceve entra a far parte delle persone consacrate. In ottobre avremo modo di riflettere su tale dono.


22 OTTOBRE 2023  MISSIONE CON LE SUORE ALCANTARINE

Come già annunciato, nei giorni 20-22 ottobre le nostre Parrocchie avranno il dono della Missione, tenuta dalle Suore Alcantarine; chiediamo la disponibilità alle famiglie di Cavenago di accogliere nelle loro case i missionari (3 Suore e una decina di giovani), dando un posto letto. Chi volesse aiutare contatti il Parroco. 


CARITAS PARROCCHIALE

Gli alimenti di cui abbiamo bisogno sono: PASTA E BISCOTTI, ecc…. Grazie a chi potrà e vorrà aiutare! I cesti per la raccolta si trovano sia in chiesa a Caviaga che a Cavenago. 

OFFERTE RICEVUTE 

Pro Parrocchia di Cavenago: dai fedeli della Persia: 40 €; per le spese dei lavori: 40 €; dalla cassettina presso la Cartolibreria Maietti: 50 €; N.N. 50 €; 

Ad onore della Madonna della Costa: N.N. 40 €; N.N. 20 €; N.N. 20 €; N.N.: 100 €; 

Pro Parrocchia di Caviaga: N.N.: 10 €; N.N. 10 €; 

Pro Bollettino: N.N.: 5 €; 

SPESE SOSTENUTE

Caviaga: sistemazione lezionario (è uno dei libri che servono per le letture durante la Messa): 30 €; 


UN RAMMARICO

Con rammarico dobbiamo dire che non potremo fare la Pesca di Beneficienza in occasione della Sagra di Cavenago per la mancanza di volontari per l’organizzazione e la preparazione. Spiace, perché a fronte di alcuni che si impegnano, ma che gli acciacchi o i problemi purtroppo frenano, si notano tanti che stanno solo a guardare….o si lamentano….. o criticano…… e non fanno nulla. 


Grazie a chi ha sistemato l’area antistante l’Oratorio, il sagrato e gli spazi esterni; grazie a chi ha ideato e organizzato il torneo di pallavolo, e grazie alle squadre senior e junior che hanno giocato; grazie ai volontari e volontarie che puliscono le chiese e l’Oratorio;


CORSO DI RICAMO…..MANI DI FATA…..

A grande richiesta, è già ripreso il corso di ricamo in Oratorio; ogni martedì pomeriggio dalle 14.30 in Oratorio a Cavenago. Sarà offerta una merenda al termine dell’incontro. È richiesta una quota mensile di iscrizione di 10 € per il materiale.



«Quello che noi facciamo è solo una goccia nell'oceano, ma se non lo facessimo l'oceano avrebbe una goccia in meno».

«Io posso fare cose che non tu non puoi, tu puoi fare cose che io non posso. Insieme possiamo fare grandi cose».                                     

Santa Madre Teresa di Calcutta



IN VISTA DEL RINNOVO DEI CONSIGLI, QUALCHE INFORMAZIONE: 

La parrocchia è la comunità dei fedeli che realizza in forma visibile, immediata e quotidiana il mistero della Chiesa. In parrocchia si apprende a vivere da discepoli del Signore all’interno di una rete di relazioni fraterne nelle quali si sperimenta la comunione nella diversità delle vocazioni e delle generazioni, dei carismi, dei ministeri e delle competenze, formando una comunità concreta che vive in solido la sua missione e il suo servizio, nell’armonia del contributo specifico di ciascuno.  In essa sono previste due strutture di profilo sinodale: il Consiglio pastorale parrocchiale e il Consiglio per gli affari economici, con la partecipazione laicale nella consultazione e nella pianificazione pastorale[1].

Il rinnovo dei consigli parrocchiali è occasione propizia per una accresciuta consapevolezza da parte di tutti i fedeli della soggettività dell’intera comunità. Questi organismi non devono essere costituiti per formalità, ma per coinvolgere e rappresentare la varietà dei carismi e dei ministeri e attuare un vero discernimento pastorale comunitario.

Il Consiglio pastorale parrocchiale è l’organismo deputato ad accompagnare con opportune scelte il rinnovamento pastorale. Insieme ai sacerdoti e alle persone consacrate, anche i laici impegnati nei diversi ambiti pastorali, siano resi più sensibili all’impegno missionario. Suo compito «non sarà principalmente l’organizzazione ecclesiale, bensì il sogno missionario di arrivare a tutti» (EG 31)

Carattere consultivo

Il Consiglio Pastorale Parrocchiale ha carattere consultivo e di servizio alla comunità parrocchiale. Con il “consiglio” di tutti i membri, esso è chiamato a porsi in ascolto del Signore che guida la sua Chiesa, a leggere i segni dei tempi alla luce della fede, a promuovere la comunione affettiva ed effettiva tra i membri del popolo di Dio, nella reciprocità tra i carismi e ministeri che lo Spirito dona a ciascuno per il bene di tutti. 

Carattere rappresentativo

Il Consiglio Pastorale Parrocchiale ha carattere rappresentativo. Esso esprime l’intera comunità parrocchiale. Ciascun membro, anche rappresentante di particolari realtà ecclesiale, è chiamato a guardare alla vita della comunità nel suo insieme; così ogni soggetto particolare diventa un dono per l’edificazione dell’unica comunità. 

Membri

Il Consiglio Pastorale Parrocchiale è formato da membri di diritto, membri eletti dalla comunità, membri nominati dal parroco.

– membri di diritto: il parroco, il presidente pro tempore di Azione Cattolica, rappresentanti dei gruppi ecclesiali più significativi presenti in parrocchia;

– membri eletti dalla comunità: possono essere eletti tutti i membri della comunità parrocchiale che abbiano compiuto 18 anni, completato l’iniziazione cristiana e siano impegnati nella vita ecclesiale e di fede;

– membri nominati dal parroco: persone che il parroco ritiene particolarmente rappresentative e utili per il Consiglio Pastorale e che non sono già state elette dalla comunità. 

 (tratto dallo Statuto e Regolamento del Consiglio Pastorale Parrocchiale).

[1] Commissione Teologica Internazionale, La sinodalità nella vita e nella missione della Chiesa, 2018, nn. 83-84.



Fine del Bollettino Parrocchiale settimana dal 17 al 23 settembre 2023


 

CAMMINIAMO INSIEME

Giornale delle parrocchie di Caviaga e Cavenago d'Adda

Parroco: don Roberto Arcari - cell. 335 6878197
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PER SORRIDERE E RIFLETTERE…

Saper insegnare: L’incredibile storia di Teddy Stoddard

Mentre se ne stava davanti alla sua classe di quinta elementare, il primo giorno di scuola, la maestra disse ai bambini una falsità. Come la maggior parte degli insegnanti, guardò i suoi studenti e disse che lei li amava tutti allo stesso modo. Tuttavia, ciò era impossibile perché lì in prima fila, accasciato sulla sedia, c’era un ragazzino di nome Teddy Stoddard. La signora Thompson aveva osservato Teddy l’anno precedente e aveva notato che non giocava serenamente con gli altri bambini… I suoi vestiti erano disordinati e spesso avrebbe avuto bisogno di farsi un bagno.

Inoltre, Teddy era scontroso e solitario.

Arrivò il momento in cui la signora Thompson avrebbe dovuto evidenziare in negativo il rendimento scolastico di Teddy; prima però volle consultare i risultati che ogni bambino aveva raggiunto negli anni precedenti; per ultima, esaminò la situazione di Teddy. Tuttavia, quando vide il suo fascicolo, rimase sorpresa: in prima elementare il maestro di Teddy aveva scritto: “Teddy è un bambino brillante con una risata pronta. Fa il suo lavoro in modo ordinato e ha buone maniere…”

Il suo insegnante, in seconda elementare, aveva scritto: “Teddy è uno studente eccellente, ben voluto dai suoi compagni di classe, ma è tormentato perché sua madre ha una malattia terminale e la vita in casa deve essere una lotta.”

Il suo insegnante di terza elementare aveva scritto: “La morte di sua madre è stata dura per lui e tenta di fare del suo meglio, ma suo padre non mostra molto interesse e, se non verranno presi i giusti provvedimenti, il suo contesto famigliare presto lo influenzerà.”

Infine l’insegnante del quarto anno aveva scritto: “Teddy si è rinchiuso in se stesso e non mostra più interesse per la scuola. Non ha amici e qualche volta dorme in classe.”

A questo punto, la signora Thompson si rese conto del problema e si vergognò di se stessa.
Si sentì anche peggio quando i suoi studenti le portarono i regali di Natale, avvolti in bellissimi nastri e carta brillante, fatta eccezione per Teddy. Il suo dono era stato maldestramente avvolto nella pesante carta marrone di un sacchetto di generi alimentari.
La signora Thompson però aprì il regalo prima degli altri. Alcuni bambini cominciarono a ridere quando videro un braccialetto di strass con alcune pietre mancanti e una bottiglietta di profumo piena per un quarto, ma lei soffocò le risate dei bambini esclamando quanto fosse grazioso il braccialetto e mettendo un po’ di profumo sul polso. Quel giorno Teddy Stoddard rimase dopo la scuola, giusto il tempo di dire:

“Signora Thompson, oggi profumava come la mia mamma quando usava proprio quel profumo.”

Dopo che i bambini se ne furono andati, la signora Thompson pianse per almeno un’ora; da quel giorno si dedicò veramente ai bambini e non solo per insegnare loro le sue materie.
Prestò particolare attenzione a Teddy e, con la sua vicinanza, la mente del piccolo iniziò a rianimarsi.
Più lei lo incoraggiava, più velocemente Teddy rispondeva. Alla fine dell’anno, Teddy era diventato uno dei bambini più intelligenti della classe e, nonostante la sua bugia che avrebbe amato tutti i bambini in ugual modo, la maestra si accorse che Teddy divenne uno dei suoi “preferiti.”
Un anno dopo la fine della scuola, la signora Thompson trovò un biglietto sotto la porta: era da parte di Teddy; la lettera diceva che era stata la migliore insegnante che avesse mai avuto in vita sua.

Passarono sei anni prima che ricevesse un altro messaggio da Teddy.

Terminato il liceo, terzo nella sua classe, riferiva che la signora Thompson era ancora la migliore insegnante che avesse mai avuto in vita sua. Quattro anni dopo, ricevette un’altra lettera, dicendo che quando le cose erano difficili, a volte, era rimasto a scuola, si era impegnato al massimo e ora si sarebbe presto laureato al college con il massimo degli onori.
Confermava che la signora Thompson era sempre la migliore insegnante che avesse mai conosciuto in tutta la sua vita, la sua preferita. Poi passarono altri quattro anni e arrivò ancora un’altra lettera. Questa volta spiegava che dopo aver ottenuto la laurea, aveva deciso di andare avanti. La lettera spiegava che lei era ancora la migliore e preferita insegnante che avesse mai avuto, ma ora la sua firma era un po’ più lunga.

La lettera riportava, in bella grafia, Dr. Theodore F. Stoddard.

Ma la storia non finisce qui.

Arrivò ancora un’altra lettera quella primavera. Teddy scrisse che aveva incontrato una ragazza e stava per sposarsi. Spiegò che suo padre era morto un paio di anni prima e chiese alla signora Thompson di accompagnarlo al matrimonio facendo le veci della madre dello sposo. Naturalmente, la signora Thompson accettò. E indovinate un po’ che fece? Indossò proprio quel braccialetto, quello con gli strass mancanti, quello che Teddy le aveva regalato; fece anche in modo di mettere il profumo che la madre di Teddy indossava l’ultimo Natale che passarono insieme.

Si abbracciarono e il Dr. Stoddard sussurrò all’orecchio della signora Thompson:

“Grazie signora Thompson per aver creduto in me.
Grazie mille per avermi fatto sentire importante e per avermi mostrato che avrei potuto fare la differenza.”
La signora Thompson, con le lacrime agli occhi, sussurrò:
“Teddy, ti stai sbagliando.
Sei tu quello che mi ha insegnato che potevo fare la differenza: non sapevo come insegnare fino a quando ti ho incontrato.”

Brano senza Autore, tratto dal Web


MISSIONE AL POPOLO

Nell’anno pastorale 2023-2024 le nostre Parrocchie avranno la grazia di ricevere la visita delle Suore Francescane Alcantarine, che, insieme ad una equipe di loro giovani, si impegnano nella animazione pastorale e nella evangelizzazione. Saranno con noi in due fine settimana ad ottobre e giugno, e già da ora chiediamo alle famiglie che possono offrire ospitalità (un posto letto) di comunicarlo al parroco. Le Suore e i giovani che verranno saranno una decina in tutto.


Domenica 10 settembre
XXIII del Tempo Ordinario anno A – Matteo 18,15-20 

Ore  8.00 CAVENAGO: Santa Messa

Int.      Agnelli Gino (f. c. dalla sorella e nipoti); Soffientini Giuseppe, Giuseppina, Cavenaghi Angelo, Giuditta, Valter, Cagni Giusy. 

Ore 10.30 CAVENAGO: Santa Messa Pro Populo 

Ore 15.30 CAVENAGO: Battesimo di Noah Montanari 

Ore 17.30 SANTUARIO: Santa Messa

Int. Pro vivis: Vailati Gianfranco e Doldi Cristina; Def. Fontana Daniele (anniv.) e Maria; Corrù Alessandro; Mantegazza Giuditta (anniv.), Brivio Maria (anniv.), Dedè Giuseppe e Def. Fam.; Defunti della Villa Greppi (f. c. dai residenti della Villa); Def. Fam. Cerri e Grossi; Invernizzi Giuseppina, Vailati Maria e Def. Fam. Agnelli; Longhi Bruno e Liliana. 

 

Lunedì 11 settembre

Ore  8.30 CAVENAGO: Santa Messa

Int.      Corrù Maria e Paolo.

           

Martedì 12 settembre
Santissimo Nome di Maria

Ore  8.30 CAVENAGO: pulizie della chiesa parrocchiale (TUTTI COLORO CHE VOGLIONO DARE UNA MANO SONO I BENVENUTI) 

Ore 20.30 CAVIAGA: Santa Messa

Int.      Corrù Maria e Grossi Paolo; Cagni Giuseppa; coniugi Eugenia e Pietro Fusarpoli.

 

Mercoledì 13 settembre
San Giovanni Crisostomo, Vescovo e Dottore della Chiesa

Ore 16.00 SANTUARIO: Santo Matrimonio di Rinaldi Davide e Crisafulli Sharon

 

Giovedì 14 settembre
Festa della Esaltazione della Santa Croce
Sarà esposta  la reliquia della Santa Croce 

Ore  8.30 CAVENAGO: Santa Messa e Adorazione Eucaristica sino alle 10

Int.      don Angelo Camia; Galletta Angelo;

 

Venerdì 15 settembre
Memoria della Beata Vergine Maria Addolorata

Ore  8.30 CAVENAGO: Santa Messa

Int.:     Defunti Famiglia Pastori.

 

Sabato 16 settembre
Santi Cornelio e Cipriano

Ore 9.00 SANTUARIO: Santa Messa

Int.      Per le vocazioni sacerdotali (f. c. dalla Pro Sacerdotio); Giovanetti Luisa e Defunti Famigli De Stefani Giovanetti; Cavallanti Giovanna, Leggeri Luciano e Domenico; Don Luigi Vaccari, Savina e nipoti. 

Ore 17.00 CAVIAGA: Santa Messa prefestiva.

Int.      Achille Arfani; Agostino Marchetti, Angelo Mamoli, Antonio Visigalli, Battista Arienta, Carlo Zagato, Emilio e Achille Groppelli, Filippo Granati, Gigi Maiocchi, Giovanni Maiocchi, Paolo Carniti; Mario Viganò,

 

Domenica 17 settembre
XXIV del Tempo Ordinario anno A – Matteo 18,21-35 

Ore  8.00 CAVENAGO: Santa Messa

Int.      Ad onore di San Filippo Neri; Corrù Antonio e Doldi Rosa; Soffientini Pietro, Mario e Settimia

Ore 10.30 CAVENAGO: Santa Messa Pro Populo 

Ore 17:00 SANTUARIO: Secondi Vespri 

Ore 17:30 SANTUARIO: Santa Messa.

Int.      Vailati Giuseppe, Mario, Alfredo, Chiarino, Pietro, Angela, Pizzi Stefania e Galbiati Enrico; Donati Teresa in Fortini; Gabriele Grossi e Galletta Angelo; Foletti Pasquale, Rosa e Baini Antonio; Famiglie Cattaneo e Geroni; Agnelli Gino; Vailati Giacomo e Donati Maria Rita; Carminati Angelo, Bandirali Luigina.


NASCITE

Sabato 2 settembre 2023 è nata Eva Monico di Caviaga, al papà, alla mamma, e ai familiari le nostre felicitazioni! 

CARITAS PARROCCHIALE

Gli alimenti di cui abbiamo bisogno sono: PASTA E BISCOTTI, ecc…. Grazie a chi potrà e vorrà aiutare! I cesti per la raccolta si trovano sia in chiesa a Caviaga che a Cavenago. 

OFFERTE RICEVUTE 

Pro Parrocchia di Cavenago: una famiglia si autotassa mensilmente: 100 €;  

Ad onore della Madonna della Costa: N.N. 100 €; 

SPESE SOSTENUTE 

Cavenago: rata mutuo: 516,68 €; 

Caviaga:  9 ͣ  rata tetto casa ex sacrestano: 2.000 € ( il costo dell’intervento è pari a 40.000 € e dall’inizio dei pagamenti – luglio 2021 – ad oggi, abbiamo versato la cifra di 20.000 €, per cui ne mancano da saldare ancora 20.000 €)


RINNOVO DEI CONSIGLI PASTORALE E AFFARI ECONOMICI

Nell’autunno 2023 vanno a scadere i 5 anni di nomina dei Consigli Pastorali e Affari Economici delle Parrocchie della Diocesi, e si aprono le votazioni per il rinnovo. Il Consiglio pastorale si è già ritrovato ed  è stata nominata la Commissione che procederà alla preparazione delle elezioni. Sui prossimi numeri riporteremo il significato e il valore di detti consigli; insieme alle indicazioni dei candidati e delle modalità di votazione.



Fine del Bollettino Parrocchiale settimana dal 10 al 17 settembre 2023


 

CAMMINIAMO INSIEME

Giornale delle parrocchie di Caviaga e Cavenago d'Adda

Parroco: don Roberto Arcari - cell. 335 6878197
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8, 12 e 15: le 3 date speciali del mese di settembre dedicate a Maria 
Pubblicato sul sito Aleteia il 13/09/19

Forse la meno nota è il 12, ma il suo significato è splendido! A settembre celebriamo la Vergine Maria in tre date molto importanti:

8, la sua Natività

12, il suo Santissimo Nome

15, Nostra Signora Addolorata.

La festa del Santissimo Nome di Maria esiste perché lo merita! Il nome di Maria si riferisce alla Madre di Dio, Regina del Cielo e della Terra, colei in cui l’Onnipotente ha compiuto meraviglie, rendendola la più santa delle creature.

Il nome Maria deriva direttamente dal latino Maria, che a sua volta deriva dall’aramaico Maryam o Mariam, la cui versione in ebraico è Myrhiàm.

È interessante notare che non esiste un significato etimologico specifico per questo nome femminile così semplice e bello. Significa semplicemente… “Maria”! E allo stesso tempo è affascinante osservare come un nome così semplice contenga un tale significato cristiano!

La festa del Santissimo Nome di Maria commemora tutti i doni che le sono stati concessi da Dio – e per estensione tutte le grazie che noi stessi riceviamo da Dio per mezzo di Sua Madre, che è anche la nostra.

L’origine storica della festa

Istituita nel 1513 nella città spagnola di Cuenca, la celebrazione è passata poi al 15 settembre, ottava della Natività di Maria (8 settembre). Per decreto di Papa Sisto V, nel 1587 è stata trasferita al 17 settembre. Nel 1622 Papa Gregorio XV l’ha estesa all’arcidiocesi di Toledo. La Congregazione dei Riti ha esitato per qualche tempo prima di permettere nuove estensioni, ma è noto che i trinitari spagnoli la celebravano nel 1640. Con qualche nuovo permesso qui e là, la festa ha finito per essere estesa a tutta la Spagna e al Regno di Napoli il 26 gennaio 1671.

Nel 1683, la grande vittoria ottenuta il 12 settembre dai regni cristiani contro gli invasori ottomani che avevano circondato Vienna ha portato all’estensione della festa a tutta la Chiesa. Con un decreto del 25 novembre di quell’anno, Papa Innocenzo XI l’ha fissata per la domenica successiva alla festa della Natività di Maria. Dal 1908, se la festa non può essere celebrata di domenica per la concomitanza con un’altra festa di grado superiore, dev’essere mantenuta il 12 settembre, data della vittoria nella battaglia di Vienna nel 1683.

Vale la pena di ricordare che oltre a quella battaglia decisiva la Santissima Vergine Maria è celebrata anche in un’altra vittoria della resistenza cristiana a un attacco ottomano: la battaglia di Lepanto, del 1571, ricordata il 7 ottobre con la festa di Nostra Signora del Rosario perché quella preghiera ebbe un ruolo cruciale per il trionfo cristiano. Non a caso Papa Pio XII definiva la Madonna del Rosario la “grande vincitrice di tutte le battaglie di Dio”.

È fondamentale sottolineare che venerando il nome di Maria stiamo dedicando come lei il nostro amore al nome di Gesù, perché è a Lui che Maria ci conduce.


PER PREGARE: Commento al Vangelo dell’8 settembre 
a cura di don Luigi Maria Epicoco 

La festa della Natività della Beata Vergine Maria non risponde alla domanda “come è nata Maria?”, ma bensì risponde a un'altra domanda: “che cosa ne sarebbe stato di noi senza questa donna?”.( Il testo evangelico è Matteo 1,18-23)

La festa della Natività di Maria non risponde alla domanda “come è nata Maria”, ma bensì risponde a un’altra domanda “che cosa ne sarebbe stato di noi senza questa donna?”.

Qualcuno potrebbe scandalizzarsi davanti a questo discorso perché sembra porre eccessivamente l’accento sull’importanza di questa donna quasi a elevarla fino alle vette di Dio.

Ma questa non è un’esagerazione perché nella storia di Maria è racchiusa una verità che non dobbiamo mai dimenticare: non siamo interscambiabili.

Dio per compiere la Sua redenzione si fa bisognoso di questa donna. Il suo si o il suo no non sono senza conseguenze. Dio poteva scegliere chiunque ma affida a questa donna la nascita di Suo Figlio.

La carne e il sangue di Gesù sono la carne e il sangue di Maria. Il cognome (la stirpe) di Gesù è certamente quella di Giuseppe, ma la sua fattualità è quella di Maria. In questo senso la vita di Maria non è interscambiabile, è vita unica, irripetibile, preziosa.

Ma se questo è vero per lei allora è vero anche per ciascuno di noi. Non siamo frutto del caso e se siamo nati è perché come Maria ci portiamo addosso un motivo che solo noi possiamo compiere.

In un certo senso noi guardiamo la storia di questa donna perché ogni nostra storia assomigli alla Sua: così come ella ha messo al mondo il “motivo della storia”, Gesù, così noi abbiamo il dovere di mettere al mondo con la nostra vita scelte e situazioni che siano carichi di senso.

Oggi festeggiamo Lei dicendo che è unica, e così diciamo qualcosa di noi stessi: anche noi siamo unici e chiamati a compiere qualcosa di unico


Domenica 3 settembre
XXII del Tempo Ordinario anno A – Matteo 16,21-27

Ore  8.00 CAVENAGO: Santa Messa

Int.      Cisari Mario, monsignor Attilio e monsignor Virginio Fogliazza; Pastori Pietro (anniv.), Franco Maria e Negri Vittorio; Agnelli Gino (f. c. dai residenti di Villa Greppi); Vailati Tacconi Cecilia;

Ore 10.30 CAVENAGO: Santa Messa Pro Populo 

La Santa Messa delle 17.30 è sospesa.

Le Sante Messe dal 4 al 6 settembre sono sospese e le intenzioni vanno all’8

 

Giovedì 7 settembre
Memoria di San Giovanni da Lodi antica

Ore  20.30 CAVENAGO: Santa Messa

Int.      Nichetti Battista. 

A seguire riunione del Consiglio Pastorale Parrocchiale.

 

Venerdì 8 settembre
Festa della Natività di Maria

Ore 20.30 SANTUARIO: Santa Messa

Int.:     Vistarini Antonia e def. Fam.; Donati Lorenzo; Vailati Cecilia; Miragoli Antonio e Famiglia, Folletti Mariuccia, Pietro, Maddalena, Balbi Francesco; Gianfranco Barbieri e Famiglia; Viganò Gioisa e Silvia; Agnelli Mario e Grecchi Luigia; Pastori Angelo, Boriani Luigi, Libè Albino, Bonacina Paolo, Agnesi e Viganò. 

 

Sabato 9 settembre

Ore  9.00 SANTUARIO: Santa Messa

Int.      Per le anime del Purgatorio più sofferenti; Davide Marchesi. 

Ore  15-16  CAVENAGO: SANTE CONFESSIONI 

Ore 17.00 CAVIAGA: Santa Messa prefestiva.

Int.      Gazzola Giacomo, Giuseppina, Antonia, Alberto e Luigi; Barbati Silvio e Doldi Pasqua; Daghetti Sergio, Giovanni e Maddalena; Sordi Roberto (f. c. dagli Amici del Fanfulla); Galluzzi Primina, Battista, Francesca e Maria.

 

Domenica 10 settembre
XXIII del Tempo Ordinario anno A – Matteo 18,15-20 

Ore  8.00 CAVENAGO: Santa Messa

Int.      Agnelli Gino (f. c. dalla sorella e nipoti); Soffientini Giuseppe, Giuseppina, Cavenaghi Angelo, Giuditta, Valter, Cagni Giusy. 

Ore 10.30 CAVENAGO: Santa Messa Pro Populo 

Ore 15.30 CAVENAGO: Battesimo di Noah Montanari 

Ore 17.30 SANTUARIO: Santa Messa

Int. Pro vivis: Vailati Gianfranco e Doldi Cristina; Def. Fontana Daniele (anniv.) e Maria; Corrù Alessandro; Mantegazza Giuditta (anniv.), Brivio Maria (anniv.), Dedè Giuseppe e Def. Fam.; Defunti della Villa Greppi (f. c. dai residenti della Villa); Def. Fam. Cerri e Grossi; Invernizzi Giuseppina, Vailati Maria e Def. Fam. Agnelli; Longhi Bruno e Liliana.


ESEQUIE

Nei giorni scorsi, a Caviaga abbiamo celebrato le esequie di Giuseppina Cavalleri ved. Monico, mentre eleviamo preghiere di suffragio, porgiamo alla famiglia le nostre condoglianze. 

CARITAS PARROCCHIALE

Chiediamo di portare: TONNO IN SCATOLA, OLIO DI SEMI E DI OLIVA, BISCOTTI, LATTE A LUNGA CONSERVAZIONE, ecc….  Grazie a chi potrà e vorrà aiutare! I cesti per la raccolta si trovano sia in chiesa a Caviaga che a Cavenago. 

OFFERTE RICEVUTE

Pro Parrocchia di Cavenago: N.N.: 50 €; 

Ad onore della Madonna della Costa: N.N. 100 €; N.N. offrono alla Madonna in memoria dei loro compagni di classe: 50 €; 


CENNI BIOGRAFICI SU SAN GIOVANNI DA LODI ANTICA

San Giovanni da Lodi nacque nell’antica Laus Pompeia (attuale Lodi Vecchio) intorno al 1025. Nella città natale ricevette un’ottima preparazione culturale, che gli varrà più avanti il curioso titolo di “il grammatico”. Sin da ragazzo Giovanni si mostrò molto serio, caritatevole, pio e virtuoso, ma dimostrò anche una ferrea fermezza nel richiamare gli amici ad una condotta di vita cristiana. Giovane austero, dormiva presso una chiesa in Lodi Vecchio, sulla nuda terra, poggiando il capo sulla ruvida pietra. Nel 1059 il Papa inviò il celebre monaco San Pier Damiani, cardinale e vescovo di Ostia, per risolvere alcune questioni a Milano: nell’ultima tappa verso Mediolanum il santo fece una sosta a Lodi Vecchio, ove si scontrò con il clero lodigiano uxorato. E’ assai probabile che proprio in tale occasione Giovanni abbia aperto il suo cuore a Pier Damiani ed infatti non molto tempo dopo entrò nel monastero camaldolese di Fonte Avellana, dove anche il santo vescovo con il consenso del pontefice si ritirò per riprendere la vita eremitica. Il profondo affetto che il priore nutrì per il novello monaco Giovanni è documentato da una dedica “al dilettissimo Giovanni, che non è più Laudense ormai, e, per ciò stesso, è uomo degno di ogni lode”, in cui non è affatto velata la nota polemica verso i sacerdoti lodigiani ribelli. Giovanni, eremita esemplare, ricevette ben presto l’ordinazione presbiterale: viveva in una celletta vicina alla chiesa, proprio come già faceva nella sua città. Era solito fare digiuni, continue penitenze e camminare scalzo anche d’inverno. Come faceva sin da fanciullo, proseguì nell’importante ruolo di pacificatore dei confratelli in lite. Uomo di grande preghiera, appena terminate le orazioni si cimentava al lavoro manuale con grande impegno. Allo scrittoio lavorava di suo pugno i testi e divenne un eccellente amanuense. L’antica cultura, unita alla nuova abilità di trascrittore, gli guadagnò ben presto la fiducia dei confratelli. Diventa correttore anche dei codici copiati dagli altri monaci ed in seguito supervisore di tutti i libri e manoscritti prodotti nell’eremo. San Pier Damiani, solito far rileggere i propri scritti ad alcuni abati e vescovi suoi amici, non appena si accorse dell’erudizione e della preparazione di Giovanni, gli domandò di correggere la sua corrispondenza e di fargli da segretario. Morto il grande santo, il fedele discepolo ne scrisse la Vita e ne raccolse nella Collectanea i commenti biblici.
Tra il 1082 ed il 1084 divenne priore ed un secondo mandato gli venne affidato dal 1100 al 1101, in un terribile periodo di carestia che colpì l’Italia intera. Giovanni si dedicò completamente ai poveri che bussavano all’eremo. Quando non gli rimase più nulla, ormai anziano, scese di persona in Puglia, allora granaio d’Italia, per poi risalire dopo essersi spogliato di tutto carico di cereali per i suoi poveri. Meritò così di essere paragonato ai grandi “santi della carità” quali Pietro “telonario” e Paolino da Nola, che erano arrivati al punto di vendersi come schiavi pur di guadagnare qualcosa per i miseri. Nel 1104, quasi ottantenne e malandato in salute, Giovanni fu eletto vescovo della vicina Gubbio e ricevette dunque la consacrazione episcopale. Anche nella città umbra non tardò a mostrare, seppur con le poche forze superstiti, la sua immensa carità difendendo i contadini dalle angherie dei feudatari. Muore purtroppo dopo pochi mesi, il 7 settembre 1105, carico d’anni e circondato dall’affetto del popolo eugubino. Il suo corpo è conservato nella cattedrale della città umbra, ove è oggetto di venerazione da parte dei fedeli. 

Tratto dal sito: Santi e Beati, testo a cura di Fabio Arduino


 Fine del Bollettino Parrocchiale settimana dal 3 al 10 settembre 2023


 

CAMMINIAMO INSIEME

Giornale delle parrocchie di Caviaga e Cavenago d'Adda

Parroco: don Roberto Arcari - cell. 335 6878197
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PER RINGRAZIARE:

Grazie di cuore a: Federica B., Tilde L., Anice F., Rosangela C., Stella D., Simona C., Veronica D., Giovanna B., Giancarla C., Giancarlo F., Maria Rita L., Elena C., Matteo G., Matilde F., che hanno dedicato parte del loro tempo all’Oratorio (ferie incluse), tenendolo aperto e disponibile ai ragazzi/e; grazie agli animatori (Andrea P., Mattia V., Gianluca e Lorenzo B., Francesco L.) che durante il Grest si sono avvicendati per dare una mano; grazie perché senza di loro non si sarebbe potuto offrire questa possibilità. Grazie a chi ci tiene veramente all’Oratorio e alla Parrocchia.Grazie a chi, anche questa calda estate ha pensato anche agli anziani, visitandoli, assistendoli, accompagnandoli in chiesa, facendo in modo che potessero partecipare alle celebrazioni.


PER SORRIDERE E RIFLETTERE: Il vino migliore di Bruno Ferrero

Un uomo e una donna si sposarono in tarda età e con grande loro gioia e sorpresa ebbero un figlio. Lo allevarono con tutto l’amore e la cura possibili e, pur essendo molto poveri, lo mandarono alla scuola di un saggio perché crescesse anche nello spirito.

Tornato a casa, il ragazzo aveva un unico desiderio: sdebitarsi in qualche modo con i suoi genitori.

“Che potrei mai fare” chiese loro “di realmente gradito per voi?”.

“La cosa più cara che abbiamo sei tu, figliolo” risposero i due anziani. “Se però vuoi proprio farci un regalo, procuraci un po’ di vino. Ne siamo golosi, e sono tanti anni che non ne beviamo un goccio…”.

Il ragazzo non aveva un soldo. Un giorno, mentre andava nel bosco a far legna, attinse con le mani l’acqua che precipitava da un enorme cascata e ne bevve: gli parve avesse il sapore del vino più dolce e schietto. Ne riempi un orcio che aveva con sé e tornò in fretta a casa.

“Ecco il mio regalo” disse ai genitori. “Un orcio di vino per voi”.

I genitori assaggiarono l’acqua e, pur non sentendo altro gusto che quello dell’acqua, gli sorrisero e lo ringraziarono molto. “La prossima settimana ve ne porterò un altro orcio” disse il figlio. E così fece per molte settimane di seguito. I due anziani stettero al gioco: bevevano l’acqua con grande entusiasmo ed erano felici di vedere la gioia fiorire sul volto del figlio.

Avvenne così un fatto meraviglioso: i loro acciacchi scomparvero e le loro rughe si appianarono.

Come se quell’acqua avesse qualcosa di miracoloso. E’ il miracolo del “grazie”.

Esistono persone che lavano, stirano, cucinano per altre persone per dieci, venti, trent’anni……

Fanno loro compagnia, le curano, le amano giorno e notte. Eppure non si sono mai sentite dire “grazie”. Dire “grazie” non é una questione di galateo. Significa dire ad una persona: “Toh, mi sono accorto che tu esisti”.

Per questo il mondo è pieno di persone invisibili.


Domenica 27 agosto
XXI del Tempo Ordinario anno A – Matteo 16,13-20  - Santa Monica

Ore  8.00 CAVENAGO: Santa Messa

Int.       Moretti Emilio, Primo e Caterina; Mariconti Teresa, Giovanni, Tullio. 

Ore 10.30 CAVENAGO: Santa Messa Pro Populo 

Ore 17.00 SANTUARIO: Secondi Vespri 

Ore 17.30 SANTUARIO : Santa Messa

Int.       Corsini Giovanna, De Gregori Bruno; Zancarli Iolanda; Iannuccillo Amerigo

 

Lunedì 28 agosto
Sant’Agostino Vescovo e dottore della Chiesa

Ore  8.30 CAVENAGO: Santa Messa

Int.       Per i bimbi mai nati, vittime dell’aborto procurato

            

Martedì 29 agosto
Memoria del martirio di San Giovanni Battista

Ore 16.00 CAVIAGA: Santa Messa

Int.      Pancotti Francesco (anniv.).

 

Mercoledì 30 agosto

Ore 20.30 CAVENAGO: Santa Messa.

Int.      Grassi Antonio (anniv.); Codecà Virginio, Maria e figli; Agnelli Emilio, Ernesto, Giovanni, Carla.

 

Giovedì 31 agosto

Ore  8.30 CAVENAGO: Santa Messa e Adorazione Eucaristica sino alle 9.30

Int.       Per le anime del Purgatorio più sofferenti: Corrù Giovanni, Veronesi Angelo, Serra Salvatore.

 

Venerdì 1° settembre – primo del mese

Ore  9.00 CIMITERO: Santa Messa (in caso di maltempo si celebra in chiesa)

Int.:     Dossena Egidia.

 

Sabato 2 settembre

Ore  9.00 SANTUARIO: Santa Messa

Int.       Per le anime del Purgatorio più sofferenti; Bertuzzi Angelo e Domenico. 

Ore  15-16 CAVENAGO: SANTE CONFESSIONI 

Ore 17.00 CAVIAGA: Santa Messa prefestiva.

Int.       Def. Fam. Merli; Fam. Zagato; Fam. Soncini, Mercoli, Campus, Stella; Pastori Angelo, Giovanni, Piera, Luigi; Groppelli Achille;

 

Domenica 3 settembre
XXII del Tempo Ordinario anno A – Matteo 16,21-27

Ore  8.00 CAVENAGO: Santa Messa

Int.       Cisari Mario, monsignor Attilio e monsignor Virginio Fogliazza; Pastori Pietro (anniv.), Franco Maria e Negri Vittorio; Agnelli Gino (f. c. dai residenti di Villa Greppi); Vailati Tacconi Cecilia; 

Ore 10.30 CAVENAGO: Santa Messa Pro Populo 

La Santa Messa delle 17.30 è sospesa.


 

CARITAS PARROCCHIALE

Anche in estate, abbiamo bisogno di aiuto, per questa settimana chiediamo di portare: TONNO IN SCATOLA, OLIO DI SEMI E DI OLIVA, BISCOTTI, LATTE A LUNGA CONSERVAZIONE, ecc…. Grazie a quelle famiglie che hanno scelto ad ogni grande spesa settimanale, di acquistare un genere alimentare da destinare al cesto Caritas. 

OFFERTE RICEVUTE

Pro Parrocchia di Cavenago: dal “Pane di San Rocco”: 165 €; 

Ad onore della Madonna della Costa: N.N. 100 €; N.N. 50 €;  

Pro Parrocchia di Caviaga: per la statua di santa Agnese: 25 €; per la statua di sant’Anna: 25 €; 

SPESE SOSTENUTE 

Cavenago:   7 ͣ   rata tinteggiatura Oratorio: 1.000 €; 

Grazie a chi sostiene le spese per l’acquisto dei detergenti per le pulizie; grazie a chi si occupa della biancheria delle chiese, lavando e stirando le tovaglie, i paramenti e quanto occorre;


Preghiera a Santa Monica: aiuta mio figlio a volgersi a Cristo!

di Elizabeth Scalia – tratto dal sito Aleteia - pubblicato il 29/12/16 

“Anche tuo figlio Agostino ha errato...”

Santa Monica, madre del grande Sant’Agostino di Ippona – Padre e Dottore della Chiesa –, era impegnata a 360 gradi con il figlio, studente brillante ma anche edonista, avendo anche avuto un figlio al di fuori del matrimonio ad appena 19 anni. Donna cristiana sposata con un pagano, Monica osservava il percorso del figlio e pregava con fervore che si convertisse a Cristo.

Per molti anni ha pregato perché il cuore e la mente di Agostino finalmente si aprissero e potesse avere un incontro autentico con Cristo, venendo riorientato verso la volontà di Dio.

La sua fedeltà è stata premiata, e in una delle parti più toccanti delleConfessioni di Agostino il santo riferisce come Monica abbia identificato chiaramente la sua missione di vita con il portare alla vita di fede i propri figli. A Ostia gli disse: “Figlio, nulla in questo mondo mi dà diletto. Non so cos’altro devo fare o perché sono ancora qui, visto che tutte le mie speranze in questo mondo si sono realizzate.

Avevo una ragione per voler vivere un po’ di più: vederti diventare cristiano cattolico prima di morire. Dio ha effuso i suoi doni su di me a questo riguardo, perché so che hai rinunciato alla felicità terrena per essere suo servo. E allora cosa faccio qui?” Alcuni giorni dopo si ammalò, e disse ad Agostino e al fratello di seppellirla lì – di non preoccuparsi dei suoi resti terreni –, ma chiese un favore: “Ricordami all’altare del Signore ovunque tu sia”.

Santa Monica è la santa patrona delle persone che vivono un matrimonio difficile, hanno figli difficili e pregano per la conversione dei familiari, in particolare dei figli. È l’amica consolatrice in cielo che comprende pienamente la disperazione dei genitori che si sentono impotenti e confusi mentre guardano i figli allontanarsi dalla Chiesa. Monica pregava e digiunava perché i suoi figli arrivassero a conoscere Cristo Gesù, ed è la compagna e l’intercessore di chiunque si senta confuso dal percorso dei propri figli.

Preghiamola così:

Nel nome del Padre, e del Figlio, e dello Spirito Santo,

sotto il peso del mio fardello mi rivolgo a te, cara Santa Monica,

 e richiedo la tua assistenza e la tua intercessione.

Dal cielo, ti supplico di pregare davanti al Trono dell’Altissimo per il bene di mio figlio [Nome], che si è allontanato dalla fede

e da tutto quello che abbiamo cercato di insegnargli.

So, cara Monica, che i nostri figli non appartengono a noi ma a Dio, e che Dio spesso permette questo errare come parte del percorso che porta a Lui. Anche tuo figlio Agostino ha errato; alla fine ha trovato la fede e ha creduto,

diventando un vero maestro.

Aiutami, quindi, ad avere pazienza, e a credere che tutte le cose – anche questo allontanamento dalla fede – alla fine lavoreranno per i Suoi buoni scopi.

Per il bene dell’anima di mio figlio, prego per comprendere e confidare in questo.

Santa Monica, ti prego di insegnarmi a persistere nella preghiera pia come hai fatto tu per il bene di tuo figlio.

Ispirami a comportarmi in modi che non allontanino ulteriormente mio figlio da Cristo, e attira [Nome] gentilmente verso la sua luce meravigliosa.

Ti prego di insegnarmi quello che sai su questo doloroso mistero di separazione, e su come si riconcilia nel riorientamento dei nostri figli verso il cielo.

O Santa Monica, che hai tanto amato Cristo e la sua Chiesa, prega per me e per mio figlio [Nome], perché possiamo conquistare il cielo e unirci lì a te offrendo costanti e grate lodi a Dio, Amen.



 Fine del Bollettino Parrocchiale settimana dal 27 agosto al 3 settembre 2023


 

CAMMINIAMO INSIEME

Giornale delle parrocchie di Caviaga e Cavenago d'Adda

Parroco: don Roberto Arcari - cell. 335 6878197
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PER CONOSCERE FIGURE DI SANTITA’…

Famiglia e primi anni

Beatrice nacque a Campo Mayor, in Portogallo, intorno al 1424. Era figlia di Rodrigo Gómez de Silva e Isabella de Meneses, che in tutto ebbero undici figli. Entrambi erano discendenti di nobili famiglie, imparentate con le case reali di Spagna e Portogallo. Uno dei loro figli, il quinto in ordine di nascita, era il Beato Amedeo de Silva, fondatore degli Amadeiti, un ramo riformato poi riconfluito al suo interno dell’Ordine dei Frati Minori. Beatrice trascorse l’infanzia e l’adolescenza a Campo Mayor, dove il padre si era trasferito da Ceuta prima della sua nascita. La madre, molto affezionata ai Frati Minori, volle che alcuni di essi si occupassero dell’educazione dei figli. Allo stesso tempo, insegnarono ai ragazzi una speciale devozione all’Immacolata Concezione della Vergine Maria.
La leggenda della “Vergine con gli occhi chiusi”

Una leggenda racconta che il padre di Beatrice aveva commissionato a un pittore italiano un dipinto della Madonna col Bambino Gesù in braccio, affiancata da san Francesco d’Assisi e da sant’Antonio di Padova. Il pittore, giunto presso la residenza del nobile, gli chiese di poter usare come modella la stessa Beatrice.La giovane accettò, ma durante il tempo in cui posò non aprì mai gli occhi, a causa del pudore che sentiva perché le sue fattezze sarebbero state riprodotte come base per quelle della Vergine. Quel quadro è ancora oggi noto come “La Vergine con gli occhi chiusi”.

Beatrice alla corte di Castiglia

Nel 1447, a circa vent’anni, Beatrice accompagnò l’Infanta Isabella del Portogallo come dama di corte, in occasione delle sue nozze con Giovanni II di Castiglia. La corte di Castiglia, che al tempo era situata a Tordesillas, era caratterizzata da intrighi e cortigianerie, in mezzo ai quali la giovane dama si sentiva a disagio. La sua bellezza e la sua virtù attirarono i nobili castigliani, che si contesero la sua amicizia e il suo amore. Ciò suscitò la gelosia di Isabella che la maltrattò, fino a chiuderla per tre giorni in una cassapanca chiusa a chiave, senza darle da mangiare né da bere, mettendola a rischio di perdere la vita. Nel corso della reclusione, Beatrice invocò la Madonna, che le apparve, vestita di bianco e azzurro, invitandola a fondare un ordine religioso che sostenesse la sua Immacolata Concezione, i cui membri avrebbero vestito un abito simile al suo. Per ricambiare quel dono, la giovane scelse di fare voto di verginità perpetua.

A Toledo

Una volta liberata per intervento di suo zio Giovanni Meneses, ottenne di poter lasciare la corte e partì per Toledo, accompagnata da due damigelle. Lungo il cammino fu affiancata da due frati, nei quali riconobbe san Francesco d’Assisi e sant’Antonio di Padova, apparsi per darle coraggio. Da allora in poi ebbe una grande devozione verso di loro e celebrò con solennità le loro ricorrenze liturgiche. Giunta a Toledo, entrò nel monastero domenicano di San Domenico “El Real”, dove visse per circa trent’anni come pensionante, ossia senza emettere i voti. In quel periodo, continuò a riflettere su come mantenere la promessa di fondazione del nuovo ordine religioso in onore dell’Immacolata Concezione. Per questo scopo ottenne l’appoggio della regina Isabella, detta la Cattolica, figlia di Giovanni II e di Isabella del Portogallo. La sovrana le donò il suo palazzo di Galiana in Toledo, con l’annessa chiesa di Santa Fe. Beatrice, nel 1484, si trasferì nella nuova residenza con dodici compagne, dando così inizio a una nuova famiglia monastica, approvata da papa Innocenzo VIII il 30 aprile 1489 con la bolla «Inter Universa». 

La morte

Circa la sua morte, ci sono fonti discordanti. Alcune sostengono che morì il 17 agosto 1490, senza professare i voti. Altre invece dichiarano che morì nel 1492, dopo aver professato insieme al primo gruppo del nuovo Ordine. Le antiche biografie raccontano che, quando le fu tolto il velo per ricevere l’Unzione degli Infermi, in mezzo alla fronte apparve una stella luminosissima, che si spense solo quando Beatrice spirò. In seguito è diventata uno dei suoi attributi iconografici.

 
La beatificazione per conferma di culto immemorabile

La fama di santità di Beatrice si diffuse spontaneamente in Spagna e non solo. Anche sul suo sepolcro, nel monastero concezionista di Toledo, molti fedeli venivano a pregare. Tuttavia, dopo i decreti di Urbano VIII, non poté più ricevere culto pubblico. Ciò nonostante, la sua fama non venne meno, tanto che, il 28 luglio 1926, papa Pio XI la dichiarò ufficialmente Beata, confermando il culto immemorabile di cui godeva e fissando la sua memoria liturgica al 17 agosto, giorno presunto della sua nascita al Cielo. La causa di canonizzazione fu quindi riavviata sotto papa Pio XII, secondo le norme in uso all’epoca. Per procedere alla sua canonizzazione, fu però necessaria la discussione circa l’eroicità delle sue virtù. Il relativo decreto fu promulgato il 21 gennaio 1974.

I miracoli per la canonizzazione

Sempre secondo le norme canoniche in vigore a quel tempo, per ottenere la sua canonizzazione occorrevano due miracoli. Il primo caso esaminato fu la guarigione di suor Anna Maria del Sacro Cuore, che ebbe un distacco della retina con lesioni gravi all’occhio sinistro, che causarono un’emorragia subretinica. Il 25 marzo 1923 la religiosa, che risiedeva a Città del Messico, si ritrovò completamente guarita. Anche il secondo caso era avvenuto a Città del Messico. Elisabeth Orozco, vedova Estrada, colpita da tumore maligno all’intestino tenue e al colon, nel settembre 1945 non ebbe più alcun sintomo del precedente male. Entrambi gli asseriti miracoli furono esaminati nel processo durato dal 1952 al 1954 e convalidato il 22 marzo 1974.

Il riconoscimento dei miracoli e la canonizzazione

Il 15 febbraio 1975 la Consulta Medica della Congregazione delle Cause dei Santi si pronunciò circa la non possibile spiegazione scientifica dei due eventi. Gli ufficiali e i consultori della stessa Congregazione, nel loro Congresso Peculiare del 29 luglio 1975, si pronunciarono a favore del nesso tra l’invocazione di Beatrice e la guarigione delle due donne. 
Il 28 ottobre dello stesso anno, anche i cardinali e i vescovi della Congregazione delle Cause dei Santi diedero parere positivo. Il 9 gennaio 1976, il Papa san Paolo VI confermò la sentenza della Plenaria dei cardinali e dei vescovi e, il 12 febbraio 1976, autorizzò la promulgazione del decreto sui due miracoli. Il 3 ottobre 1976, nell’omelia della Messa per la sua iscrizione nell’albo dei Santi, lo stesso Pontefice ricordò come la sua storia proseguisse, in un certo senso, nell’Ordine da lei fondato.

Infatti, dopo la morte di santa Beatrice, le sue discepole e i Frati Minori realizzarono il suo progetto di fondazione. Inizialmente le monache seguivano la Regola cistercense, ma papa Alessandro VI, con la Bolla «Ex Supernae Providentia», impose loro quella di santa Chiara.
Con la Bolla «Ad Statum Prosperum» del 17 dicembre 1511, papa Giulio II approvò definitivamente l’Ordine dell’Immacolata Concezione con una nuova Regola autonoma, che fondeva gli insegnamenti di Beatrice con la norma di vita francescana. Per questa ragione, le monache sono comunemente note come Concezioniste Francescane.  Oggi contano più di centoventi conventi tra Europa (circa novanta solo in Spagna) e America Latina. A contribuire alla loro fioritura furono, ancora una volta, due membri dei Frati Minori: il cardinal Francisco de los Ángeles Quinones, che converti vari monasteri di Terziarie Francescane dando la Regola delle Concezioniste, e monsignor Juan de Zumárraga, vescovo di Città del Messico e testimone dei fatti relativi alle apparizioni mariane di Guadalupe. Grazie a lui, quello Concezionista fu il primo Ordine monastico fondato in America (vale a dire che le monache non erano emigrate dalla Spagna). Oltre alla fondatrice, hanno altre quattro consorelle per le quali è stata aperta la causa di beatificazione. Quattordici Concezioniste Francescane, uccise durante gli anni della guerra civile spagnola a Madrid o nelle sue vicinanze, sono state invece beatificate il 1° giugno 2019.


Domenica 20 agosto
XX del Tempo Ordinario anno A – Matteo 15,21-28 

Ore  8.00 CAVENAGO: Santa Messa

Int.      Frecchiami Virginia; Gino Cagni. 

Ore 10.30 CAVENAGO: Santa Messa Pro Populo 

Ore 17.00 SANTUARIO: Secondi Vespri 

Ore 17.30 SANTUARIO: Santa Messa

Int.      Gabriele Grossi e Angelo Galletta; Doldi Paolo, Alfredo, Corrù Santa; Montoldi Francesca, Fortini Costante e Gozzi Piera; Def. Fam. Castellotti; Cerri Luigia; Zuccari Alfredo, Corrù Agnese e Mario.

 

Lunedì 21 agosto
Memoria di San Pio X Papa

Ore  8.30 CAVENAGO: Santa Messa

Int.      Defunti Famiglia Pastori.

           

Martedì 22 agosto
Memoria della Beata Vergine Maria Regina – conclusione dell’ottava della Madonna Assunta al cielo

Ore 8.30 SANTUARIO: Santa Messa

Int……………..

 

Mercoledì 23 agosto

Ore 20.30 CAVIAGA: Santa Messa

Int.      Agnelli Gino (f. c. dalla sorella e dai nipoti); Cattaneo Aldo e Rossi Margherita; coniugi Eugenia e Pietro Fusarpoli.

 

Giovedì 24 agosto
Festa di San Bartolomeo Apostolo

Ore  8.30 CAVENAGO: Santa Messa e Adorazione Eucaristica sino alle 9.30

Int.      Leuce Tommaso, Lina, Vincenzo.

 

Venerdì 25 agosto

Ore  9.00 CIMITERO di CAVENAGO: Santa Messa

Int.:     Rita, Bassano e Modesto.

 

Sabato 26 agosto

Ore  9.00 SANTUARIO: Santa Messa

Int.      Sacco Giuseppina in Boriani; Corrù Monica.

Ore 17.00 CAVIAGA: Santa Messa prefestiva

Int.      Magenes Giuseppina; Cipolla Emilia e Pietro, Rovida Roberto e Rinaldo, Teresa Porchera, Mariuccia Madonnini, Alma Uggetti; Barbati Silvio e Doldi Pasqua; Daghetti Sergio, Giovanni e Maddalena; Folli Luigi, Chiodaroli Maria.

 

Domenica 27 agosto
XXI del Tempo Ordinario anno A – Matteo 16,13-20

Ore  8.00 CAVENAGO: Santa Messa

Int.      Moretti Emilio, Primo e Caterina; Mariconti Teresa, Giovanni, Tullio. 

Ore 10.30 CAVENAGO: Santa Messa Pro Populo 

Ore 17.00 SANTUARIO: Secondi Vespri

Ore 17.30 SANTUARIO : Santa Messa

Int.      Corsini Giovanna, De Gregori Bruno; Zancarli Iolanda; Iannuccillo Amerigo


CARITAS PARROCCHIALE

Anche in estate, abbiamo bisogno di aiuto, per questa settimana chiediamo di portare: TONNO IN SCATOLA, OLIO DI SEMI E DI OLIVA, BISCOTTI, LATTE A LUNGA CONSERVAZIONE, ecc…. Grazie a quelle famiglie che hanno scelto ad ogni grande spesa settimanale, di acquistare un genere alimentare da destinare al cesto Caritas.

OFFERTE RICEVUTE

Pro Parrocchia di Cavenago: N.N. 20 €; dalla visita agli ammalati: 25 €; una famiglia si autotassa mensilmente: 50 €; 

Ad onore della Madonna della Costa: N.N. 100 €; N.N. 5 €; N.N. €;  per la pisside sistemata: N.N.  5 € - N.N. 20 €; 

Pro Parrocchia di Caviaga: per il calice sistemato: N.N.  5 €; per la statua di santa Agnese: 0,50 €; 

SPESE SOSTENUTE 

Cavenago: pagamento fattura finestra sacrestia Santuario: 4.880 €; 

Grazie ad un devoto che ha donato per la cappellina della Apparizione altri due candelabri in ottone (dopo la lucidatura, saranno collocati nella cappellina); grazie ad una famiglia che ha offerto i fiori al Santuario per la solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria; grazie ad una persona che ha offerto una collanina in argento alla Madonna della Costa, quale ringraziamento per una grazia ricevuta; grazie ad una famiglia che ha offerto il pane di san Rocco; grazie ad un volontario che ha sistemato alcune parti elettriche a Caviaga; grazie a chi si prende cura del decoro dei sagrati delle chiese;



 Fine del Bollettino Parrocchiale settimana dal 20 al 27 agosto 2023