Santuario Madonna della Costa                                                   Cappellina dell'Apparizione


 

«L’ardente aspettativa della creazione è protesa verso la rivelazione dei figli di Dio» (Rm 8,19) 

Cari fratelli e sorelle,

           ogni anno, mediante la Madre Chiesa, Dio «dona ai suoi fedeli di prepararsi con gioia, purificati nello spirito, alla celebrazione della Pasqua, perché […] attingano ai misteri della redenzione la pienezza della vita nuova in Cristo» (Prefazio di Quaresima 1). In questo modo possiamo camminare, di Pasqua in Pasqua, verso il compimento di quella salvezza che già abbiamo ricevuto grazie al mistero pasquale di Cristo: «nella speranza infatti siamo stati salvati» (Rm 8,24).

Questo mistero di salvezza, già operante in noi durante la vita terrena, è un processo dinamico che include anche la storia e tutto il creato. San Paolo arriva a dire: «L’ardente aspettativa della creazione è protesa verso la rivelazione dei figli di Dio»4 (Rm 8,19). In tale prospettiva vorrei offrire qualche spunto di riflessione, che accompagni il nostro cammino di conversione nella prossima Quaresima. 

  1. La redenzione del creato

           La celebrazione del Triduo Pasquale della passione, morte e risurrezione di Cristo, culmine dell’anno liturgico, ci chiama ogni volta a vivere un itinerario di preparazione, consapevoli che il nostro diventare conformi a Cristo (cfr Rm 8,29) è un dono inestimabile della misericordia di Dio.

           Se l’uomo vive da figlio di Dio, se vive da persona redenta, che si lascia guidare dallo Spirito Santo (cfr Rm 8,14) e sa riconoscere e mettere in pratica la legge di Dio, cominciando da quella inscritta nel suo cuore e nella natura, egli fa del bene anche al creato, cooperando alla sua redenzione. Per questo il creato – dice san Paolo – ha come un desiderio intensissimo che si manifestino i figli di Dio, che cioè quanti godono della grazia del mistero pasquale di Gesù ne vivano pienamente i frutti, destinati a raggiungere la loro compiuta maturazione nella redenzione dello stesso corpo umano. Quando la carità di Cristo trasfigura la vita dei santi – spirito, anima e corpo –, questi danno lode a Dio e, con la preghiera, la contemplazione, l’arte coinvolgono in questo anche le creature, come dimostra mirabilmente il “Cantico di frate sole” di San Francesco d’Assisi (cfr Enc. Laudato si’, 87). Ma in questo mondo l’armonia generata dalla redenzione è ancora e sempre minacciata dalla forza negativa del peccato e della morte. 

  1. La forza distruttiva del peccato

           Infatti, quando non viviamo da figli di Dio, mettiamo spesso in atto comportamenti distruttivi verso il prossimo e le altre creature – ma anche verso noi stessi – ritenendo, più o meno consapevolmente, di poterne fare uso a nostro piacimento. L’intemperanza prende allora il sopravvento, conducendo a uno stile di vita che vìola i limiti che la nostra condizione umana e la natura ci chiedono di rispettare, seguendo quei desideri incontrollati che nel libro della Sapienza vengono attribuiti agli empi, ovvero a coloro che non hanno Dio come punto di riferimento delle loro azioni, né una speranza per il futuro (cfr 2,1-11). Se non siamo protesi continuamente verso la Pasqua, verso l’orizzonte della Risurrezione, è chiaro che la logica del tutto e subito, dell’avere sempre di più finisce per imporsi.

           La causa di ogni male, lo sappiamo, è il peccato, che fin dal suo apparire in mezzo agli uomini ha interrotto la comunione con Dio, con gli altri e con il creato, al quale siamo legati anzitutto attraverso il nostro corpo. Rompendosi la comunione con Dio, si è venuto ad incrinare anche l’armonioso rapporto degli esseri umani con l’ambiente in cui sono chiamati a vivere, così che il giardino si è trasformato in un deserto (cfr Gen 3,17-18). Si tratta di quel peccato che porta l’uomo a ritenersi dio del creato, a sentirsene il padrone assoluto e a usarlo non per il fine voluto dal Creatore, ma per il proprio interesse, a scapito delle creature e degli altri.

           Quando viene abbandonata la legge di Dio, la legge dell’amore, finisce per affermarsi la legge del più forte sul più debole. Il peccato che abita nel cuore dell’uomo (cfr Mc 7,20-23) – e si manifesta come avidità, brama per uno smodato benessere, disinteresse per il bene degli altri e spesso anche per il proprio – porta allo sfruttamento del creato, persone e ambiente, secondo quella cupidigia insaziabile che ritiene ogni desiderio un diritto e che prima o poi finirà per distruggere anche chi ne è dominato. 

  1. La forza risanatrice del pentimento e del perdono

           Per questo, il creato ha la necessità impellente che si rivelino i figli di Dio, coloro che sono diventati “nuova creazione”: «Se uno è in Cristo, è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, ne sono nate di nuove» (2 Cor 5,17). Infatti, con la loro manifestazione anche il creato stesso può “fare pasqua”: aprirsi ai cieli nuovi e alla terra nuova (cfr Ap 21,1). E il cammino verso la Pasqua ci chiama proprio a restaurare il nostro volto e il nostro cuore di cristiani, tramite il pentimento, la conversione e il perdono, per poter vivere tutta la ricchezza della grazia del mistero pasquale.

           Questa “impazienza”, questa attesa del creato troverà compimento quando si manifesteranno i figli di Dio, cioè quando i cristiani e tutti gli uomini entreranno decisamente in questo “travaglio” che è la conversione. Tutta la creazione è chiamata, insieme a noi, a uscire «dalla schiavitù della corruzione per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio» (Rm 8,21). La Quaresima è segno sacramentale di questa conversione. Essa chiama i cristiani a incarnare più intensamente e concretamente il mistero pasquale nella loro vita personale, familiare e sociale, in particolare attraverso il digiuno, la preghiera e l’elemosina.

           Digiunare, cioè imparare a cambiare il nostro atteggiamento verso gli altri e le creature: dalla tentazione di “divorare” tutto per saziare la nostra ingordigia, alla capacità di soffrire per amore, che può colmare il vuoto del nostro cuore. 

           Pregare per saper rinunciare all’idolatria e all’autosufficienza del nostro io, e dichiararci bisognosi del Signore e della sua misericordia. 

           Fare elemosina per uscire dalla stoltezza di vivere e accumulare tutto per noi stessi, nell’illusione di assicurarci un futuro che non ci appartiene. E così ritrovare la gioia del progetto che Dio ha messo nella creazione e nel nostro cuore, quello di amare Lui, i nostri fratelli e il mondo intero, e trovare in questo amore la vera felicità.

           Cari fratelli e sorelle, la “quaresima” del Figlio di Dio è stata un entrare nel deserto del creato per farlo tornare ad essere quel giardino della comunione con Dio che era prima del peccato delle origini (cfr Mc 1,12-13; Is 51,3). La nostra Quaresima sia un ripercorrere lo stesso cammino, per portare la speranza di Cristo anche alla creazione, che «sarà liberata dalla schiavitù della corruzione per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio» (Rm 8,21).

Non lasciamo trascorrere invano questo tempo favorevole!

Chiediamo a Dio di aiutarci a mettere in atto un cammino di vera conversione.

Abbandoniamo l’egoismo, lo sguardo fisso su noi stessi, e rivolgiamoci alla Pasqua di Gesù; facciamoci prossimi dei fratelli e delle sorelle in difficoltà, condividendo con loro i nostri beni spirituali e materiali.

Così, accogliendo nel concreto della nostra vita la vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte, attireremo anche sul creato la sua forza trasformatrice.

 

PER APPROFONDIRE: “Il senso cristiano del digiuno e dell'astinenza 

Nella Nota Pastorale dei Vescovi Italiani, troviamo alcune disposizioni normative, ispirate al canone 1249 del Codice di diritto canonico che recita: «Per legge divina, tutti i fedeli sono tenuti a fare penitenza, ciascuno a proprio modo; ma perché tutti siano tra loro uniti da una comune osservanza della penitenza, vengono stabiliti dei giorni penitenziali in cui i fedeli attendano in modo speciale alla preghiera, facciano opere di pietà e di carità, sacrifichino se stessi compiendo più fedelmente i propri doveri e soprattutto osservando il digiuno e l’astinenza».

1) La legge del digiuno «obbliga a fare un unico pasto durante la giornata, ma non proibisce di prendere un po' di cibo al mattino e alla sera, attenendosi, per la quantità e la qualità, alle consuetudini locali approvate».

2) La legge dell’astinenza proibisce l’uso delle carni, come pure dei cibi e delle bevande che, ad un prudente giudizio, sono da considerarsi come particolarmente ricercati e costosi.

3) Il digiuno e l’astinenza, nel senso sopra precisato, devono essere osservati il Mercoledì delle Ceneri e il Venerdì della Passione e Morte del Signore Nostro Gesù Cristo; sono consigliati il Sabato Santo sino alla Veglia pasquale .

4) L’astinenza, o “magro”, deve essere osservata in tutti e singoli i venerdì di Quaresima, a meno che coincidano con un giorno annoverato tra le solennità (come il 19 o il 25 marzo). In tutti gli altri venerdì dell’anno, a meno che coincidano con un giorno annoverato tra le solennità, si deve osservare l’astinenza nel senso detto oppure si deve compiere qualche altra opera di penitenza, di preghiera, di carità.

5) Alla legge del digiuno sono tenuti tutti i maggiorenni fino al 60° anno iniziato; alla legge dell’astinenza coloro che hanno compiuto il 14° anno di età.

6) Dall’osservanza dell’obbligo della legge del digiuno e dell’astinenza può scusare una ragione giusta, come ad esempio la salute. Inoltre, «il parroco, per una giusta causa e conforme alle disposizioni del Vescovo diocesano, può concedere la dispensa dall’obbligo di osservare il giorno (…) di penitenza, oppure commutarlo in altre opere pie…».

L’insieme di queste riflessioni, destinate a rimotivare e a rinvigorire la prassi penitenziale del digiuno e dell’astinenza all’interno della comunità cristiana, non può concludersi senza un appello particolare alle famiglie e a quanti hanno responsabilità educative.

I genitori e gli educatori avvertano l’importanza e la bellezza di formare i fanciulli, i ragazzi e i giovani al senso dell’adorazione di Dio e all’atteggiamento della gratitudine per i suoi doni: da questa radice religiosa scaturirà la forza per l’autocontrollo, la sobrietà, la libertà critica di fronte ai bisogni superflui indotti dalla cultura consumista, il dono sincero di sé attraverso il volontariato, l’impegno a costruire rapporti solidali e fraterni.

I genitori, per primi, sentano la responsabilità di essere testimoni con la loro stessa vita, segnata da sobrietà, apertura e attenzione operosa agli altri. Non indulgano alla diffusa tendenza di assecondare in tutto i figli, ma propongano loro coraggiosamente forti ideali e valori di vita, e li accompagnino a conseguirli con convinzione e generosità e senza temere l’inevitabile fatica connessa. Spingano verso uno stile di vita contrassegnato dalla gratuità e da uno spirito di servizio che sa vincere l’egoismo e l’indolenza.

 

Quest’opera educativa ha motivazioni evangeliche e risorse originali: è parte integrante di quella formazione alla fede, alla preghiera personale e liturgica e al coinvolgimento attivo e responsabile nella vita e missione della Chiesa che i genitori cristiani sono chiamati ad assicurare ai loro figli in forza del ministero ricevuto con il sacramento del Matrimonio.

I giovani siano istruiti anche circa l’obbligo morale e canonico del digiuno, che ha inizio con i 18 anni. Ai fanciulli e ai ragazzi si propongano forme semplici e concrete di astinenza e di carità, aiutandoli a vincere la mentalità non poco diffusa per la quale il cibo e i beni materiali sarebbero fonte unica e sicura di felicità e a sperimentare la gioia di dedicare il frutto di una rinuncia a colmare la necessità del fratello: «Vi è più gioia nel dare che nel ricevere» (At 20,35). 

Cosa fare in concreto? Qualche suggerimento….

La preghiera che ti può accompagnare in ogni dove, è quella del Rosario, che si può recitare sempre; se non si conoscono i Misteri a memoria si possono imparare…, poi porta sempre con te il Rosario; anche la Liturgia delle Ore e quindi la recita delle Lodi e dei Vespri (ore maggiori dell’Ufficio Divino), si può utilmente usufruire dell’applicazione per il cellulare chiamata: “Liturgia delle Ore”.

Sul bollettino sono sempre riportati i vari appuntamenti di preghiera, gli orari e i luoghi delle celebrazioni, un invito a vincere la pigrizia e a partecipare. Sarà pubblicato ogni settimana un piccolo sussidio per la preghiera personale. Poi la chiesa di Cavenago e il Santuario sono sempre aperti….una visita al Santissimo Sacramento è una buona cosa, anche nelle chiese vicino ai luoghi di studio o di lavoro.

Sobrietà ci viene chiesta per vivere la Quaresima; prova a pensare quali cose (abitudini, cibi, bevande, ecc…) possono essere messe da parte; ma anche quali atteggiamenti del nostro carattere possiamo rivedere e cercare di trasfigurare alla luce di Dio?

Carità: la Caritas parrocchiale indica sempre di quali alimenti  ha bisogno per sostenere le persone delle nostre due Comunità; di cosa possiamo privarci e a cosa possiamo rinunciare per seguire più da vicino il Signore? Quale gesto di perdono, di riconciliazione possiamo realizzare?

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Un invito per vivere la Quaresima in famiglia  

Vito Groppelli

- Lunedì: rilettura in famiglia della Parola di Dio ascoltata in chiesa la domenica precedente.
- Martedì: giorno della carità. Avvicinarsi ad una persona bisognosa di conforto, collega di lavoro, anziani, amici di scuola, ammalati, orfani ecc.
- Mercoledì: giorno della rinuncia a qualche cosa che ci costa: sigaretta, alcolici, dolci, bibite ecc. Una rinuncia che fa bene.
- Giovedì: giorno del dialogo con tutti, specialmente con chi non ci è simpatico e ci ha offeso.
- Venerdì: giorno della conversione, della confessione, del ritorno a Dio. Astenersi dalla TV e magari fare quello che dovrebbe ma che non ha mai voglia di fare (rifare il letto; sistemare…)
- Sabato: giorno a vivere in compagnia della Madonna. La preghiera del rosario può essere fatta in ogni momento.
- Domenica: giorno in cui la famiglia incontra l'Eucaristia e la comunità cristiana. Giorno in cui si porta l'offerta della settimana destinata al Signore ed ai nostri fratelli bisognosi.


 

SANTUARIO MADONNA DELLA COSTA
IN CAVENAGO D’ADDA

 Lunedì 11 febbraio 2019

Festa della Beata Vergine Maria di Lourdes
 

 

Ore 15.30          preghiera del S. Rosario: ricorderemo gli anziani, pregheremo per le vocazioni
                         di speciale consacrazione, chi è solo; affideremo alla Vergine la nostra Comunità.  

Ore 16:00         Santa Messa ad onore della Madonna di Lourdes
                        Preghiera per tutti gli ammalati e i sofferenti; al termine della Messa verrà impartita la
                          Benedizione Eucaristica 

Ore 20.30         preghiera del Santo  Rosario: ricorderemo gli ammalati e le famiglie, in particolare
                        quelle in difficoltà; pregheremo per i giovani, gli sposi, per chi cerca lavoro,
                        e per tutte le intenzioni dei fedeli.  

AVVISO SACRO


 

BILANCI DELLE PARROCCHIE DI CAVIAGA E DI CAVENAGO D’ADDA 

Presentiamo il bilancio delle Parrocchie di Caviaga e di Cavenago d’Adda relativo all’anno 2017. È stato redatto in base alle scritture e alle note lasciate da don Giampiero Marchesini per il periodo gennaio – primi di ottobre 2017 e da quelle di don Roberto per il periodo ottobre – dicembre 2017.

Al settembre 2017 in cassa a Cavenago vi erano  9.087,10 € ; in cassa a Caviaga  3.186,90 €

Al 31 dicembre 2017 in cassa a Cavenago vi erano 27.302,37 € (di cui 4.000 € del fondo gruppo Caritas; e 2.416,08 € del fondo gruppo Missionario) ; in cassa a Caviaga 4.638,18 €

Riguardo alla Parrocchia di Caviaga sussiste il debito verso don Giampiero Marchesini, per il lavoro relativo al riscaldamento elettrico della chiesa parrocchiale, che ammonta a circa 15.000 €; vista l’entità della cifra, l’esiguità delle entrate parrocchiali, l’iter del progetto e della sua realizzazione, la questione è stata posta nelle mani del Vicario Generale della Diocesi di Lodi.

Riguardo alla Parrocchia di Cavenago d’Adda si sta procedendo ad estinguere il debito per la sistemazione della casa parrocchiale i cui lavori sono iniziati nel 2018 e rientrano nel bilancio consuntivo del 2018.

                                      

ENTRATE DELL’ANNO 2017  DELLA PARROCCHIA

DI SAN GIACOMO MAGG. AP. IN CAVIAGA DI CAVENAGO D’ADDA

OFFERTE:

 

TOTALI

  • In occasione di celebrazioni

6.163,00

6.163,00

ENTRATE PER LE OPERE STRAORDINARIE:

 

 

  • Da singoli fedeli

510,00

 

  • Da Enti Pubblici o Privati

4.726,00

 

TOTALE ENTR. STRAORD.

 

5.236,00

GIORNATE:

 

 

  • Seminario

50,00

 

  • Missioni

134,00

 

  • Carità della Diocesi

60,00

 

  • Carità del Papa

55,00

 

  • Università Cattolica

25,00

 

  • Terra Santa

30,00

 

  • Emigranti

25,00

 

  • Varie Straordinarie (infanzia missionaria)

135,00

 

TOTALE ENTRATE DELLE GIORNATE

 

514,00

PER CELEBRAZIONE MESSE

600,00

600,00

TOTALE ENTRATE

 

12.513,00

 

USCITE DELL’ANNO 2017  DELLA PARROCCHIA

DI SAN GIACOMO MAGG. AP. IN CAVIAGA DI CAVENAGO D’ADDA

REGALIE

 

 

  • A collaboratori laici

815,00

815,00

ASSICURAZIONI

265,00

265,00

IMMOBILI

 

 

  • Manutenzione ordinaria

2.000,00

2.000,00

ONERI BANCARI

 

 

  • Spese bancarie (bolli, comm., ecc)

219,00

219,00

UTENZE (riscaldamento, acqua, luce)

3629,00

3629,00

SPESE

 

 

Per il culto (sussidi liturgici, cera, particole, ecc…)

537,00

537,00

CONTRIBUTI DIOCESANI

 

 

  • Tassa 1-2%

118,00

 

  • Fondo solidarietà clero

25,00

 

TOTALE CONTRIBUITI DIOCESANI

 

143,00

GIORNATE

 

 

  • Seminario

50,00

 

  • Missioni

134,00

 

  • Carità della Diocesi

60,00

 

  • Carità del Papa

55,00

 

  • Università Cattolica

25,00

 

  • Terra Santa

30,00

 

  • Emigranti

25,00

 

  • Varie Straordinarie (infanzia missionaria)

135,00

 

TOTALE USCITE DELLE GIORNATE

 

514,00

VARIE (fiori, banda, ecc…)

1.804,00

1.804,00

PER CELEBRAZIONI MESSE

600,00

600,00

TOTALE USCITE

 

10.526,00

  

ENTRATE DELL’ANNO 2017

DELLA PARROCCHIA DI SAN PIETRO AP. IN CAVENAGO D’ADDA

OFFERTE:

 

TOTALI

  • In occasione di celebrazioni

40.491,00

 

  • Da singoli fedeli

1.595,00

 

  • Da Enti Pubblici o Privati

1.000,00

 

  1. ENTRATE ORDINARIE

 

43.086,00

ENTRATE PER LE OPERE STRAORDINARIE:

 

 

  • Da singoli fedeli

10.715,00

 

TOTALE ENTRATE STRAORDINARIE

 

10.715,00

GIORNATE:

 

 

  • Seminario

265,00

 

  • Missioni

200,00

 

  • Carità della Diocesi

200,00

 

  • Carità del Papa

230,00

 

  • Università Cattolica

100,00

 

  • Terra Santa

120,00

 

  • Emigranti

50,00

 

  • Varie Straordinarie (infanzia missionaria)

580,00

 

TOTALE ENTRATE DELLE GIORNATE

 

1.745,00

OPERE DELLA PARROCCHIA:

 

 

  • Oratorio, bar, grest, ecc

 

11.521,00

 

TOTALE ENTRATE DELLE OPERE DELLA PARROCCHIA

 

11.521,00

PER CELEBRAZIONE MESSE

3.600,00

3.600,00

TOTALE ENTRATE

 

70.667,00

  

USCITE DELL’ANNO 2017  

DELLA PARROCCHIA DI SAN PIETRO AP. IN CAVENAGO D’ADDA

REGALIE

 

TOTALI

  • A collaboratori laici

9.762,00

9.762,00

ASSICURAZIONI

4.072,00

4.072,00

BENI MOBILI (cancelleria, fotocopiatrice, ecc)

300,00

300,00

ONERI BANCARI

 

 

Spese banc. (bolli, comm., ecc)

321,00

321,00

UTENZE (riscald., acqua, luce)

13.897,00

13.897,00

SPESE

 

 

Per il culto (sussidi liturgici, cera, particole, paramenti, ecc…)

7.224,00

7.224,00

Per la formazione (libri, ecc)

2.028,00

2.028,00

TOTALE SPESE

 

9.252,00

CONTRIBUTI DIOCESANI

 

 

  • Tassa 1-2%

876,00

 

  • Fondo solidarietà clero

105,00

 

  • Bollettino diocesano

35,00

 

  1. SPESE CONTRIB. DIOC.

 

1.016,00

BINAZIONI O TRINAZIONI

188,00

188,00

GIORNATE

 

 

  • Seminario

265,00

 

  • Missioni

200,00

 

  • Carità della Diocesi

200,00

 

  • Carità del Papa

230,00

 

  • Università Cattolica

100,00

 

  • Terra Santa

120,00

 

  • Emigranti

50,00

 

  • Varie Straordinarie (infanzia missionaria)

580,00

 

  1. USCITE GIORNATE

 

1.745,00

OPERE DELLA PARROCCHIA

 

 

  • Oratorio, bar, grest, ecc

11.060,00

 

  • Buona stampa, bollettino parrocchiale

600,00

 

TOTALE SPESE PER LE OPERE DELLA PARROCCHIA

 

11.660,00

VARIE (fiori, banda, pullman, regali vari per feste, ecc…)

14.676,00

14.676,00

PER CELEBRAZIONI MESSE

3.600,00

3.600,00

TOTALE USCITE

 

70.489,00


 

Oratorio San Domenico Savio – Cavenago d’Adda 

  1.   TELEVISORE                                 656 giallo
  2.   BARBEUE                                      074 giallo
  3.   CESTO ALIMENTARE                   307 giallo
  4.   CESTO FRUTTA                            076 rosa
  5.   SCALDASONNO                            167 rosa
  6.   SERVIZIO PIATTI                        103 rosa
  7.   CESTO ALIMENTARE                    216 giallo
  8.   MACCHINA DEL PANE                  088 rosa
  9.   CREME BAVA LUMACA                 254 giallo
  10.   VAPORETTO                                  199 giallo
  11.   BUONO LEZIONE CAVALLO         988 giallo
  12.   BUONO LEZIONE CAVALLO         301 giallo
  13.   PIROFILE                                      974 giallo
  14.   BOLLITORE                                   338 giallo
  15.   CESTO ALIMENTARE                    041 rosa
  16.   SPREMI AGRUMI                         819 giallo
  17.   MACCHINA TELECOMANDATA    823 giallo
  18.   VASO                                             814 giallo
  19.   PORTAFOGLI DONNA                  648 giallo
  20.   VASO                                             300 giallo
  21.   PUZZLE 3000 PEZZI                    700 giallo
  22.   CD MUSICALE                              059 rosa
  23.   PUZZLE 3D                                   142 rosa
  24.   TAGLIERE + SET FORMAGGIO   189 rosa
  25.   TAZZINE CAFFE’                           685 giallo
  26.   PENTOLA + STAMPO UOVO        890 giallo
  27.   TURBANTE + ARRICCIA CAPELLI    071 giallo
  28.   GIOCO SOY LUNA                        110 rosa
  29.   PORTALUME BAGUTTA                614 giallo
  30.   COPERCHIO + GRATTUGGIA      155 rosa
  31.   PELASICURO ELETTRICO            900 giallo
  32.   BORSA ACQUA CALDA                 445 giallo
  33.   COPERCHIO + GRATTUGGIA      548 giallo
  34.   CESTO CAFFE’                               414 giallo
  35.   BUONO PIEGA                              552 giallo
  36.   BILANCIA                                      471 giallo
  37.   OMBRELLO                                    492 giallo
  38.   COLLANA DONNA                         738 giallo
  39.   PRONTO POLPETTA + GRATTUGGIA   683 giallo
  40.   PRONTO POLPETTA + GRATTUGGIA   210 giallo
  41.   MOKA CAFFE’                                072 giallo
  42.   COLLANA + BRACCIALE              527 giallo
  43.   GIOCO FORZA 4                           006 rosa
  44.   PORTAFOTO LEGNO                    855 giallo
  45.   BRUCIAESSENZE                         755 giallo 

I PREMI POSSONO ESSERE RITIRATI IN ORATORIO SINO AL 28 FEBBRAIO 2019 

GRAZIE A TUTTI COLORO CHE HANNO VOLUTO PARTECIPARE,
ACQUISTANDO I BIGLIETTI E DONANDO I PREMI.

DON ROBERTO